Notiziario di Giovedì 5 Gennaio 2006
In primo piano stasera i temi legati al lavoro. E’ approdata all’Ars la vicenda relativa al licenziamento di sette lavoratori dipendenti della società che gestisce i servizi aeroportuali di Lampedusa. Società di cui la Regione detiene la maggioranza del capitale e che dal prossimo 31 gennaio passerà le competenze ad un’altra azienda, vincitrice della gara d’appalto. Sulla vicenda sono intervenuti oggi i partiti del centro sinistra con un duro documento. Vediamo. Licenziati in tronco. E’ la storia di sette dipendenti della società Astaeroservizi, controllata per il 51 per cento dalla Regione, che gestisce i servizi dell’aeroporto di Lampedusa. Gestione che dal prossimo 31 gennaio passerà alla società Eas, vincitrice dell’appalto. Il passaggio di consegne tra le due società avrebbe dovuto avvenire entro il 31 dicembre scorso, ma intoppi burocratici e l’annuncio di un ricorso al Tar sulla gara d’appalto, ha spinto l’Enac a prolungare di un mese all’Astaeroservizi il contratto di gestione. E così il responsabile della società, Paolo Corona, ha invitato i dipendenti, anche quelli assunti a tempo indeterminato, a rinnovare per un mese il contratto con la società Obiettivo Lavoro. Al rifiuto dei sette lavoratori di sottoscrivere l’accordo, è scattato il licenziamento. E con esso le polemiche. Secondo il portavoce della Margherita di Lampedusa, Palmeri e del segretario provinciale del partito, Cusumano, i 7 non avrebbero dovuto essere licenziati in quanto si tratta di dipendenti regolarmente assunti. Possono essere licenziati, sostengono, solo se la società dismette la sua attività o chiude i battenti. I partiti del centro sinistra dell’isola, inoltre, contestano la decisione di affidare la gestione dei servizi alla società Ast e invitato l'Enac a verificare se lo scalo di Lampedusa dopo il licenziamento dei 7 dipendenti può continuare a operare regolarmente e se l'Astaeroservizi può sostituire tranquillamente il personale licenziato assumendo altro personale privo di qualifiche tecniche e specifiche. Sulla vicenda interviene il deputato regionale dei Verdi, Calogero Miccichè, che ritiene l’atteggiamento dell’Ast aeroservizi palesemente illegale e intimidatorio, aggravato dal fatto che si tratta di una società di cui la Regione deteniene il 51 per cento delle quote. Sulla vicenda lo stesso Miccichè ha presentato una interrogazione all’assessore regionale ai Trasporti. -------- Assolti anche in appello dalla sezione giurisdizionale della Corte dei conti della Sicilia generale Giuseppe Micciché e Antonino Amato, rispettivamente ex presidente del comitato di gestione ed ex consigliere delegato della Croce rossa di Agrigento. I due erano stati condannati dalla Procura della corte dei conti a risarcire 11.800 euro per aver autorizzato il pagamento di un rimborso forfetario di 40 mila lire al giorno per ogni volontario che avesse svolto turni superiori alle otto ore. Cifra aumentata a 60 mila lire dall'ottobre del 2000. Pagamenti che la Procura contabile giudicò illegittimi. Nelle motivazioni con cui è stato accolto l'appello di Micciché e Amato, il collegio giudicante sottolinea come entrambi "ricoprivano cariche elettive e gratuite, per le quali non erano richieste particolari competenze giuridico amministrative" e che il rimborso spese "poteva apparire dovuto". ------- C’è anche il nome di Stefano Di Giacomo, il giovane di 29 anni ucciso una settimana fa nel corso di una tragica rapina in una villa, nell’elenco di quanti questa sera riceveranno il premio riservato a giovani diplomati e laureati di Siculiana. L’iniziativa è promossa dall’amministrazione comunale che ha deciso di consegnare il riconoscimento alla memoria. Di Giacomo, laureatosi pochi giorni prima di morire, è stato ucciso a Siculiana dove, pur essendo originario di Aragona, aveva tanti amici. A ritirare il premio potrebbe essere la fidanzata del ragazzo ucciso, Gerarda, nata e residente a Siculiana. ----- Rapina nella tarda mattinata di oggi alla gioelleria Lattuca del Villaggio Mosè, ad Agrigento. Due banditi, armati di una pistola e col volto coperto da calze di nylon, hanno fatto irruzione nel negozio arraffando gioielli e denaro contenuto nella cassa. Inoltre hanno portato via la videocassetta del sistema di sorveglianza del negozio. Al momento della rapina all’interno del negozio si trovavano quattro clienti e solo ad una di loro sarebbe stato ordinato di consegnare la borsa. I rapinatori si sono poi dati alla fuga a bordo di un ciclomotore nero verso gli svincoli per Favara e Palma di Montechiaro. Ancora da quantificare l'ammontare esatto del bottino. ---- Hanno atteso l’arrivo del 2006 per annunciare il loro fidanzamento ufficiale. Un annuncio che la coppia di fidanzati ha voluto fare seguendo le tradizioni di un tempo: il classico cesto di rose e la distribuzione di confetti di colore verde. Ecco perché il loro fidanzamento fa notizia. Andiamoli a conoscere. Sono felici perché, anche se in ritardo, hanno brindato all'amore. Calogero Curreri, 43 anni e Marianna Sciascia 32 anni di Agrigento inaugurano in questo modo il 2006. Prima un bel mazzo di 75 rose rosse, nel nome della tradizione secondo la quale si usa omaggiare un numero complessivo di fiori pari alla somma dell'età di entrambi, poi un cesto di confetti avvolti da un delicato tulle verde, tipico colore per l'occasione.
Per entrambi si tratta del primo indimenticabile innamoramento, proprio come fidanzatini si tengono per mano, si mandano gli sms e soprattutto si sono giurati eterno amore.
E' stato Calogero a fare il primo passo otto mesi fa, dichiarandosi senza impaccio a Marianna.
Lei, inizialmente timida e riservata, ha poi ceduto alle avance del suo attuale compagno. I due hanno ufficializzato il loro amore solo il 2 gennaio scorso con una sfarzosa cerimonia nella casa di Marianna.
«Ero molto emozionata, - confessa lei -, ma volevo che la gioia di questo legame venisse condivisa al più presto dalle rispettive famiglie».
- Com è nato questo amore?
«La prima volta l'ho vista in ufficio, - dice Calogero -, poi qualche giorno dopo in via Atenea e proprio in quell'occasione l'ho fermata chiedendole il numero del telefono cellulare. Da quel momento non ci siamo più lasciati e con lei vivo intensamente ogni giorno della mia vita».
Intanto sono in fermento i preparativi, almeno in astratto, per il matrimonio. La coppia proprio attraverso la stampa annuncia il desiderio di convolare a nozze. All'altare dovrebbero darsi appuntamento il prossimo mese di agosto.
Semplicità e genuinità sono stati gli ingredienti che hanno dato vita alla ricetta più romantica del nuovo anno nell'Agrigentino.
Anche se in ritardo l'amore prima o poi arriva.
Il consiglio dei nostri innamorati a chi ha il cuore spezzato è di non perdere l'ottimismo, perché cupido inaspettatamente entrerà in azione.
Questo è accaduto a Calogero e Marianna, che in un momento buio della loro vita, all'improvviso hanno trovato nell'amore una luce rassicurante e confortante.
A loro vanno i nostri migliori auguri di benessere, fortuna e felicità. -------- E' stata costituita ad Agrigento l'associazione culturale "Agrigentini nel mondo". Presidente, l'avvocato Rosaria Salamone, originaria di Aragona e residente a Roma, che avrà come vice Giuseppe Vincenzo Terrazzino di Raffadali e Santino Cibella, di Favara. A breve l'associazione, dice Rosaria Salamone, lancerà una campagna di adesione rivolta a tutti gli agrigentini che vivono fuori. ------- “Li niputi di lu sinnacu” di Eduardo Scarpetta sarà l’opera che aprirà la stagione teatrale 2006 della compagnia “Piccolo Teatro Città di Racalmuto”. Domani, infatti, la commedia verrà rappresentata al teatro “Don Pino Puglisi” di Calamonaci. Previsti altri due appuntamenti. Il primo fissato per sabato 21, al teatro Regina Margherita di Racalmuto e il secondo per l’11 febbraio al teatro “L’idea” di Sambuca di Sicilia”.