Notiziario di Giovedì 5 Gennaio 2006
Emanuele Sanfilippo, 34 anni, autotrasportatore, incensurato, uno degli otto licatesi finiti in manette lo scorso mese di febbraio nell’operazione Progresso con l'accusa d'associazione a delinquere di stampo mafioso, secondo alcune indiscrezioni di stampa, avrebbe iniziato a collaborare con la giustizia. L’impressione si è avuta ieri quando è iniziata l’udienza preliminare davanti al Gup di Palermo che vede sul banco degli imputati le persone finite in manette un anno fa. L’udienza è stata subito rinviata al prossimo 17 gennaio. Nei giorni scorsi la Procura a conclusione delle indagini, coordinate dai procuratori della Dda Anna Maria Palma e Corrado Fasanelli e condotte dai poliziotti del commissariato di Licata, ha depositato alla cancelleria del Tribunale di Palermo i verbali con le dichiarazioni rese spontaneamente lo scorso 8 aprile ai giudici della Dda di Palermo, dal licatese Emanuele Sanfilippo. Il collaboratore di giustizia che è assistito dall'avvocato Monica Genovese di Palermo, ha ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari dopo alcune settimane.