Notiziario di Giovedì 5 Gennaio 2006
Anno nuovo, problemi vecchi. Ad Agrigento il 2006 non ha portato alcuna novità sul fronte idrico. Da circa un mese la città è alle prese con una vera e propria emergenza. Nonostante ai serbatoi comunali arrivi un quantitativo più che soddisfacente, i turni di erogazione sono sempre più lunghi in molte zone della città. In via Dante, per esempio, addirittura l’acqua non arriva da 10 giorni. E la gente giustamente protesta. Il servizio.
Anno nuovo, solita vita. Il 2006 non ha portato novità sul fronte acqua e da circa un mese ad Agrigento è emergenza idrica. Ciò nonostante ai serbatoi comunali arrivi un quantitativo abbondante di acqua, circa 220 litri al secondo. Al di la delle probabili rotture lungo la dissalata di Gela, il problema principale è rappresentato dalla presenza di una rete idrica interna fatiscente che giornalmente provoca disservizi. Intanto le segnalazioni dei cittadini sono sempre più frequenti e i turni sempre più lunghi. La situazione critica ha moltiplicato i disagi, in particolare il problema tocca da vicino quegli immobili privi di vasche d'accumulo. Dunque saltano i turni in diverse zone della città, in particolare le più asciutte sono quelle del centro storico e di via dante, dove l'acqua manca da quasi dieci giorni. I residenti del quartiere segnalano i lunghi giorni di attesa ed uno stato di vero e proprio malessere. Insomma gli agrigentini non si lasciano alle spalle il problema dell'emergenza idrica. Il 2006 non comincia bene, qualche segnale di ripresa potrà manifestarsi il prossimo anno. Nei prossimi giorni infatti il Sindaco Piazza potrà firmare il protocollo per l'affidamento dei lavori per la costruzione del dissalatore nella zona di Porto Empedocle. A questo punto si aggiungerebbero 100 litri d'acqua in più al secondo, rispetto alla solita portata. In attesa che la realizzazione dell' opera vada in porto, restano i soliti problemi e per gli agrigentini l'acqua rimane il tasto dolente per eccellenza.