Notiziario di Mercoledì 4 Agosto 1999
Gian Carlo Caselli già procuratore antimafia di Palermo ,ha tracciato un bilancio della sua gestione palermitana della lotta alla mafia .Lo ha fatto oggi nel giorno dell' insediamento di Pietro Grasso alla Procura palermitana. Caselli ha evidenziato il numero e la qualita' dei latitanti arrestati (da Toto' Riina a Vito Vitale), la grande quantita' di persone (oltre duemila) rinviate a giudizio per reati di mafia, la ricostruzione e la soluzione di ''gravissimi delitti'', il sequestro di beni per centinaia di miliardi di lire. Caselli ha sottolineato che il suo metodo di lavoro si e' ispirato a Falcone e Borsellino i quali ''avrebbero ottenuto gli stessi obiettivi se non fossero stati bloccati''. Un giudizio positivo ha espresso sulla rapidita' con la quale il Csm ha nominato il suo successore con un largo consenso. Di Grasso ha evidenziato la professionalità e ''profonda conoscenza'' del fenomeno della criminalita' organizzata nonché le tappe fondamentali della sua carriera .