Notiziario di Venerdì 20 Giugno 2008

E oggi, come detto, si celebra in tutto il mondo la giornata del rifugiato. Anche ad Agrigento, terra di frontiera e di accoglienza, si sono tenute diverse iniziative, promosse dall’associazione Acuarinto e dalla Caritas Diocesana. Una giornata di sensibilizzazione, ma anche di testimonianza. Seguiamo quelle di un immigrati afgao che da due mesi vive ad Agrigento e di Sabrina, una donna eritrea che cinque anni fa ha partorito durante la traversata e che oggi vive a Favara.
Proteggere i rifugiati è un dovere, essere protetti un diritto. E’ l’efficace slogan con il quale l’alto commissariato delle Nazioni Unite celebra, dal 2000, ogni 20 giugno, la giornata mondiale del rifugiato. Agrigento, terra di frontiera e di accoglienza, in prima linea ad affrontare l’importante tematica. Un momento di solidarietà con quanti, perseguitati nei loro paesi, cercano di fuggire alla morte e alla fame, ma anche di riflessione e di testimonianza. Safad è un rifugiato afgano: da 4 anni vive in Italia, da due mesi ad Agrigento.
E ad Agrigento da alcuni opera un’associazione, l’Acuarinto, che, assieme alle istituzioni locali, promuove e favorisce l’integrazione.Importante anche il ruolo della Prefettura nella difesa e garanzia dei richiedenti asilo.
E anche la Caritas diocesana di Agrigento celebra oggi la giornata mondiale del rifugiato. Testimonial è Sabrina, una donna eritrea approdata 5 anni fa sulle coste agrigentine, stipata in una carretta del mare. Su quella fatiscente barca in legno ha anche partorito il suo bambino. Una vera e propria odissea. Oggi, però, Sabrina, sfuggita dalla guerra del suo Paese, ha una nuova vita. Abita e lavora a Favara, dove ha anche acquistato una casa. Oggi pomeriggio proprio Sabrina sarà l’ospite della manifestazione promossa alla Caritas e dall’Associazione “San Giuseppe Tomasi Onlus”. E proseguono le iniziative promsoso dall’associazione Acuarinto. Dopo la proiezione, ieri sera, al teatro Posta Vecchia di Agrigento del film Viaggio a Kandahar, stasera altra pellicola: Lettera dal Sahara del regista Vittorio de Seta. La manifestazione si chiude in via Salita Giambertoni, con una degustazione di prodotti tipici locali.

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