Notiziario di Venerdì 10 Giugno 2005
Libero. Dopo tredici mesi trascorsi tra il carcere minorile di Palermo e un centro di recupero per minori in una località imprecisata del centro-sud, da ieri è rientrato nella propria abitazione, il diciottenne L.G.C. assassino reo confesso dell'omicidio di Calogero Gagliano, vent’anni ucciso nel maggio dello scorso anno a seguito di una coltellata nella località di San Leone per uno sguardo di troppo. L’omicida all'epoca dei fatti era ancora minorenne. Commesso l'efferato omicidio, il giovane fece rientro nella propria abitazione dove qualche ora più tardi venne raggiunto dai carabinieri che a seguito di alcune testimonianze lo andarono ad arrestare con l'accusa proprio di omicidio. Adesso sono scaduti i termini della custodia cautelare e in attesa del verdetto definitivo atteso per il 12 luglio, il ragazzo è stato rimesso in libertà. Prima della data del 12 luglio, però, il prossimo 28 giugno nell'aula del tribunale di Palermo si terrà una simulazione del delitto, dopo che i periti nominati dall'autorità giudiziaria hanno detto che L.G.C. al momento dell'omicidio era capace di intendere e di volere. Nel corso della simulazione verrà portata in aula anche l'arma del delitto, ovvero quel coltello usato in quella tragica serata sanleonina. Naturalmente la notizia della scarcerazione di L.G.C. ha mandato su tutte le furie i genitori di Calogero Gagliano che già nei mesi scorsi avevano avuto parole di fuoco contro la giustizia non appena appresa la notizia che l'omicida era stato liberato dal carcere Malaspina e trasferito in un centro di recupero. Ieri il papà Giuseppe, la mamma e lo zio Mario non riuscivano a capacitarsi. Dinanzi a questa giustizia, ha detto il papà, rimaniamo esterrefatti. Non è possibile che un assassino esca di galera soltanto perché i tempi processuali siano così lunghi. Ci sono voluti tredici mesi per arrivare alla speranza di una sentenza di condanna che ancora non arriva. Forse se si fosse ucciso un cane quanto accaduto nelle ultime ore non si sarebbe verificato.