Notiziario di Giovedì 25 Settembre 2003
L’hanno chiamata operazione “Dallas”, nome che fa venire alla mente soldi, tanti soldi. Probabilmente quelli che inseguivano le 19 persone indagate nell’ambito di una maxi truffa all’Unione Europea scoperta oggi dalla Guardia di Finanza di Agrigento. Una truffa per oltre un milione e 850 mila euro. Secondo l'accusa, gli indagati avrebbero realizzato un giro di false fatture per operazioni inesistenti per oltre tre milioni e 400 mila euro, potendo così incassare i finanziamenti comunitari per la realizzazione di opere pubbliche. Il meccanismo scoperto dalla guardia di finanza ruota attorno anche ai bilanci di due società, una di carpenteria metallica e l'altra di impianti elettrici, entrambe riconducibili a uno stesso imprenditore agrigentino, C. V., di 56 anni. In pratica venivano aumentati i costi di acquisizione di beni e servizi mediante altri operatori economici compiacenti consentendo in tal modo di appropriarsi indebitamente di parte delle somme erogate dall’Unione Europea. Le Fiamme gialle hanno inoltre accertato redditi mai dichiarati per 1.614.234 euro e imposte indirette per 810.913 euro. Le fatture false individuate complessivamente ammontano, come detto, ad oltre 3.400.000 di euro e la frode fiscale è stimata in oltre 2.400.000 euro. La guardia di finanza, su disposizione del Gip di Agrigento, Lucia Brescia, ha sequestrato contributi europei ancora non erogati per 181.751 euro e certificati azionari di una delle società coinvolte, per un valore di 812.560 euro. L’inchiesta è nata qualche tempo fa sulla base di quattro verifiche fiscali tutte relative ad accertamenti bancari e patrimoniali. Inoltre, sono state effettuale delle perquisizioni domiciliari e locali, acquisizioni documentali presso uffici pubblici e studi di consulenza e diversi sopralluoghi con rilevazioni fotografiche. Un’altra brillante azione, dunque, da parte delle Fiamme Gialle di Agrigento al comando del colonnello Giuseppe Conti che fa il paio con quella di qualche settimana fa quando venne scoperta una maxi evasione fiscale da 60 miliardi di lire.