Notiziario di Lunedì 21 Luglio 2003
E nel dibattito politico-giudiziario di queste settimane irrompe anche la vicenda Castiglione, il vicepresidente della Regione condannato sabato scorso a 10 mesi di reclusione per il reato di turbativa d’asta. Castiglione invece è stato assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti per l’ospedale Garibaldi di Catania. Oggi rifondazione comunista, come già avvenuto per il caso Cuffaro, chiede le dimissioni di Castiglione, accusandolo di comportarsi con arroganza, come se fosse stato assolto. E' vero che per lui è caduta l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, sostiene Francesco Forgione, ma molti dei protagonisti coinvolti nella turbativa d'asta sono stati rinviati a giudizio per mafia. Si tratta, conclude Forgione, di una condanna che aggrava ancora di più l'immagine del governo investito ai suoi massimi livelli, da Cuffaro a Castiglione, da una drammatica questione morale. Anche per il coordinatore regionale della Margherita. Piro, la condanna di Castiglione, fa schizzare a livelli intollerabili l'esposizione delle istituzioni regionali e genera una ulteriore perdita di credibilità dei vertici di governo. Da parte sua Castiglione, che 4 anni fa per questa vicenda venne anche arrestato, si dice pronto ad affrontare un dibattito in aula e a portare le carte del processo all’Ars.