Notiziario di Sabato 23 Ottobre 1999
La V sezione del Tribunale penale di Palermo, presieduta da Francesco Ingargiola, ha assolto il senatore a vita Giulio Andreotti dalle accuse di connivenza con la mafia. La sentenza si e' richiamata al primo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale per affermare che ''il fatto non sussiste'' ''Sono ovviamente contento, anche se ho dovuto attendere troppo...Ero emozionato, ma avevo fiducia nella magistratura giudicante; non perche' non l'avessi in quella delle Procure...''. Giulio Andreotti ascolta, in diretta televisiva, nel suo studio a Palazzo Giustiniani, la sentenza del Tribunale di Palermo.Nell'ufficio del Senato, attendono con lui il verdetto di Palermo i suoi piu' stretti collaboratori . Il cellulare di Andreotti, dalla lettura della sentenza,non smette un attimo di squillare. Tra le prime telefonate, quelle di Nicola Mancino, Giovanni Leone, Francesco Cossiga e Lamberto Dini. Il senatore avita parla con tutti, ma si rammarica di non riuscire a mettersi in contatto telefonico con la moglie Livia.