Notiziario di Sabato 16 Ottobre 1999
Il boss della Stidda di Gela, Antonio Paolello, è stato condannato a dieci anni di reclusione per associazione mafiosa. L'uomo e' comparso stamane davanti al Gup Roberto Camilleri. Il 20 gennaio scorso, secondo l'accusa, durante un colloquio in carcere Paolello imparti' al nipote Leonardo Tascone l'ordine di farlo evadere al piu' presto anche commettendo una strage. Fu la Squadra Mobile di Caltanissetta, in collaborazione con la Dda nissena, a sventare il piano di Paolello, grazie al filmato registrato in carcere da una telecamera a circuito chiuso. Paolello, che si trovava in carcere per diversi omicidi per alcuni dei quali ha subito gia' alcune condanne all'ergastolo, attraverso la mimica e frasi in codice fece intendere al nipote di farlo evadere mentre veniva trasportato al palazzo di giustizia di Agrigento con un automezzo della polizia penitenziaria sul quale ci sarebbero stati anche degli agenti. Il piano sarebbe dovuto scattare sulla statale Caltanissetta - Agrigento e gli uomini di Paolello avrebbero dovuto fare esplodere la porta blindata del furgone uccidendo, eventualmente, i quattro agenti che lo scortavano. Il Gup Roberto Camilleri ha inflitto a Leonardo Tascone la pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione.