Notiziario di Lunedì 20 Settembre 1999
E ancora sul tema della giustizia si registra oggi l'intervento di un altro procuratore della repubblica operante in Sicilia e cioè Giovani Tinebra della procura di Caltanissetta. In una intervista rilasciata al Corriere della Sera il magistrato suggerisce di lasciare inalterato il terzo grado di giudizio e l'ergastolo, porre una maggiore attenzione alle mafie non italiane e recuperare l' iniziativa del potere di indagini da parte della . Tinebra parla innanzitutto di ''amarezza per questi dibattiti che nel nostro Paese nascono ad intervalli regolari senza frattanto trovare soluzioni concrete''.Dibattiti che quasi lo lasciano indifferente , comprese le parole di Violante sulla priorità della sicurezza rispetto alla giustizia .''Sicurezza senza giustizia ha un suono sinistro- afferma Tinebra - e giustizia senza sicurezza sa di farsa: un binomio che sicuramente non va scisso''.Secondo il magistrato, le misure allo studio del Governo ''a una prima lettura sembrano riforme condivisibili ma non risolutive'' e più che al miglior pacchetto possibile, bisogna pensare al miglior dispiegamento di uomini e mezzi possibili''.Tra i principali problemi che incalzano, per Tinebra ci sono invece quelli legati alle mafie non italiane: ''Perchè non cominciamo a preoccuparci di cosa stiamo importando seppure per fini nobilissimi. E ciò - conclude il procuratore - senza nessuna concessione alla xenofobia''