Notiziario di Mercoledì 18 Giugno 2008

Passiamo alla Politica. Un discorso di quasi un’ora per illustrare il suo programma di governo. Raffaele Lombardo, stamani, nel corso della seduta dell’Ars, ha spiegato ai novanta inquilini di Sala D’Ercole le linee di azione del suo Esecutivo, del quale, come si sa, fanno parte tre assessori agrigentini: Michele Cimino, Roberto Di Mauro e Luigi Gentile. Nel suo intervento Lombardo ha parlato di sviluppo, lotta alla mafia, occupazione.
Sarà assunto alla regione un parente di ciascuna delle sei vittime dell’incidente di Mineo. Ha esordito così, all’Ars, Raffaele Lombardo, nel corso della seduta dedicata all’esposizione del suo programma di governo, cominciata con un minuto di silenzio in ricordo proprio degli operai deceduti una settimana fa. Potenzieremo inoltre la sicurezza sul lavoro, ha aggiunto Lombardo, inasprendo le sanzioni per chi non rispetta le regole. Centralità della persona e valorizzazione dell'autonomia, lotta alla criminalità organizzata che ci penalizza ogni giorno: questi i punti centrali, ha detto, del mio programma di governo. Un’azione, ha proseguito, improntata affinché l'occupazione scaturisca da investimenti che vanno orientati sullo sviluppo. In passato, ha aggiunto, abbiamo creduto di poter rispondere alla domanda di lavoro assumendo nella pubblica amministrazione: questo è stato un errore. La situazione è quella per cui gran parte della spesa regionale è impegnata nel fronteggiare questa impostazione. Dobbiamo compiere un lavoro di riqualificazione, ha continuato Lombardo, che porti a un impegno proficuo di queste migliaia di dipendenti con il censimento di riqualificazione, migliore impiego e uso delle tecnologie informatiche. In tal senso Lombardo ha annunciato una presentazione di una legge sul mercato di lavoro che riformi la formazione professionale. Sul fronte della sanità e agli sprechi, Lombardo ha detto che sono troppi otto milardi e mezzo nel bilancio regionale per questo settore. Bisogna puntare sulle non poche eccellenze, ha detto. Poi un invito alla grande alleanza che tiene in vita il suo governo perché proceda ad una stagione di grandi riforme al di là degli schematismi e delle divisioni e ricerca delle risorse per lo sviluppo. Un passaggio l’ha pure dedicato all'esito delle elezioni amministrative che, ha detto, sono un successo di questa coalizione: e questo, ha sostenuto, è un merito soltanto mio. Tenere insieme partiti che a Roma hanno posizioni diverse è certamente frutto di continua mediazione. Questo, ha aggiunto, deve essere considerato un investimento di fiducia che deve vincolare sia il mio governo che quello nazionale, al quale ha chiesto di rivedere alcune posizioni a cominciare dal decreto sull'abolizione dell'Ici che priverebbe la Sicilia di fondi indispensabili per le infrastrutture. Infine, un invito all’opposizione, al partito democratico in particolare perché trovi un'identità e una linea politica perché un governo è migliore, ha concluso, se c'é una buona opposizione che sappia proporre e contrastare.

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