Notiziario di Martedì 28 Marzo 2006
C'è un filone agrigentino nell'inchiesta sul fatto di cronaca che da tre settimane tiene incollati gli italiani: parliamo del rapimento del piccolo Tommy, il bambino di Casalbaroncolo, alle porte di Parma, del quale non si hanno più notizie da 25 giorni. Adesso c'è una pista che porterebbe in Sicilia, e più esattamente a San Biagio Platani, comune montano della provincia di Agrigento, di cui è originario Mario Alessi, uno degli indagati. Vediamo.
Tutti a San Biagio Platani si ricordano di Mario Alessi, il muratore di 44 anni, rimasto coinvolto nelle indagini sul sequestro del piccolo Tommaso. Non è un ricordo positivo, nessuno ha perdonato all'uomo, che in Emilia si è ricostruito una vita, il fatto di avere abbandonato la moglie proprio mentre questa era incinta del secondo figlio e dello stupro consumato nel luglio del 2000 ai danni di una ragazzina del luogo. La pena comminatagli è stata di cinque anni. Stamani, San Biagio Platani, è balzata agli onori della cronaca per una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire. Che qualcosa di grosso c'era nell'aria lo si sapeva da qualche giorno e cioè dal momento in cui, i carabinieri perquisirono le abitazioni della moglie e della madre di Alessi. L'uomo, anni fa, prima di trasferirsi nel Parmense, aveva lasciato la moglie e la figlia e senza un vero perché. La donna, che è stata aiutata economicamente anche dal Comune tramite i servizi civili, ha provveduto da sola a far crescere i due figli. La più grande frequenta l'Università, mentre il più piccolo frequenta ancora le scuole dell'obbligo. Non ha mai pensato di rifarsi una vita, troppo occupata a mandare avanti i due figli, che sono l'unico scopo della sua vita. E' stato sempre un tipo riservato Mario Alessi, non dava molta confidenza ai suoi concittadini. La sua esistenza è stata segnata da una tragedia familiare: quella del fratello gemello rimasto inchiodato a una sedia a rotelle dopo essere stato bersaglio di una lite tra parenti, culminata con una sparatoria. Questa vicenda legata a quella dello stupro, la Cassazione deve ancora decidere definitivamente il caso, hanno sottoposto l'uomo, nel suo paese d'origine alla sorveglianza speciale e proprio per questo motivo decise di ripartire per il nord nei borghi di Parma e da spaccalegna ha imparato la professione di manovale. Si è rifatto una vita in tutti i sensi visto che ha conosciuto una donna del luogo che lo ha reso nuovamente padre. Lui dopo la pesante accuse di concorso in sequestro a scopo di estorsione, ha subito detto che con questa storia non c'entra nulla. Con Onofri avevamo rapporti solo di lavoro e basta. Le indagini proseguono, si cerca un altro siciliano che avrebbe lasciato una impronta al momento del rapimento di Tommy.
Quella di Mario Alessi non è l'unica pista agrigentina della vicenda del piccolo Tommaso, perché Francesca Traina, la prima moglie di Onofri, è di Casteltermini. Dalla loro relazione non nacque alcun figlio e i due coniugi decisero di ricorrere ad una adozione. Poi, però, intervenne la Sacra rota e le loro strade si divisero.