Notiziario di Giovedì 23 Febbraio 2006

Cosa Nostra non è solo un gruppo organico militare, ma è coperta e favorita da un sistema. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, ospite di una tramissione televisiva. Le indagini su Provenzano, ha proseguito, hanno messo in luce questo sistema che copre la mafia, che non vuole che Cosa Nostra sia sconfitta, perché ne trae vantaggio. La mafia è una realtà complessa, ha proseguito Grasso. Aveva ragione Falcone di diffidare di chiunque e chiedersi sempre chi ci fosse dietro l'apparenza. E ha raccontato quando a Palermo indagando su alcuni appalti, si scoprì che il titolare di un avviato studio di architettura era il terminale del figlio di Riina attraverso una serie di intermediari, e faceva gli interessi delle cosche. Intanto oggi ad Agrigento si è tenuto un convegno sul tema dei beni confiscati ai boss. Presentato un progetto del Ministero degli Interni. Seguiamo.
In Sicilia sono stati confiscati alla mafia 2.744 beni, ma solo 1.246 sono stati effettivamente assegnati. Il resto, oltre il 50 per cento, ben 1.498 immobili, restano inutilizzati. Ad Agrigento la prefettura ha assegnato solo 51 dei 118 beni confiscati. Dall'introduzione della legge Rognoni - La Torre molto è stato fatto, ma è chiaro che l'attuale normativa deve essere adeguata.
L'argomento è stato al centro di un workshop al Palcongressi, nel corso del quale è stato presentato il progetto Beni confiscati cofinanziato dal fondo sociale europeo e dal ministero degli interni. Un corso di formazione destinato ai vari soggetti per ottimizzare lo strumento della confisca.
Dal convegno, dunque, un grido d'allarme dei comuni non in grado, per via delle difficoltà finanziarie, a gestire i beni confiscati assegnati. in cui versano i comuni ai quali vengono assegnati i beni confiscati. Da qualche tempo tuttavia opera in provincia il consorzio Agrigento legalità e sviluppo, attualmente presieduto da Lorenzo Airò, sindaco di Favara. Proprio a Favara l'esperienza positiva di due immobili e un magazzino sequestrati a boss e che oggi ospitato due scuole e un autoparco comunale.

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