Notiziario di Mercoledì 22 Febbraio 2006
Ripristinata, ad Agrigento, l'erogazione dalla condotta del Favara di Burgio che era stata interrotta nella giornata di ieri. La portata ai serbatoi comunali, oggi, è di 184 litri al secondo. La situazione si sta quindi normalizzando. Permane, tuttavia, l'interruzione della fornitura dell'acqua dissalata proveniente da Gela. ------- Oggi a Palermo c'è stata una manifestazione di protesta degli operatori della formazione professionale, indetta dalle organizzazioni sindacali regionali di categoria. La protesta è per i ritardi del governo regionale nella predisposizione dei piani formativi e dell'erogazione delle risorse finanziarie agli enti. Una delegazione di operatori e di sindacalisti è stata ricevuta dall'assessore regionale al Lavoro, Francesco Scoma, il quale ha dato garanzie sulla necessità di rendere stabile la retribuzione ed il servizio degli operatori per tutto l'anno formativo 2006. E' stato anche stilato un documento nel quale è stato ricordato che le somme necessarie al fabbisogno del Piano Regionale dell'Offerta Formativa sono state inserite, per la prima volta, nel Bilancio della Regione. Il Piano dell'offerta formativa dovrebbe essere esitato definitivamente entro pochi giorni. L'assessore Scoma non ha escluso che già lunedì prossimo possa firmare il decreto e di impegno delle somme. E' stato anche concordato che l'assessore convocherà il 20 marzo il tavolo per la concertazione sul rinnovo del contratto di lavoro, scaduto nell'agosto del 2004. ------ Avviare le trattative per la firma del contratto integrativo provinciale di lavoro del settore edile. E' quanto sollecitano i sindacalisti Cipolla, Sodano e Caruana responsabili di Cgil, Cisl e Uil del comparto di Agrigento, che invitano i rappresentanti dell'associazione dei costruttori a sedersi al tavolo delle trattative. La piattaforma contiene, oltre alle richieste di carattere economico, anche modifiche normative e degli assetti degli enti bilaterali del settore. I sindacati sollecitano i costruttori ad aprire il confronto e in caso di ulteriore silenzio, non si esclude il ricorso a forme di mobilitazione e di lotta. ------ E adesso alcuni appuntamenti. Domani al Palacongressi di Agrigento, dalle 9,30, è in programma un convegno nel corso del quale verrà presentato il progetto Beni Confiscati del Ministero dell'Interno, in collaborazione col Fondo Sociale Europeo e Prefettura di Agrigento. Obiettivo del progetto è quello di rafforzare ed ottimizzare lo strumento della confisca e delle misure di prevenzione patrimoniale. Tra i relatori il vice Prefetto Emilia Zarrilli, i magistrati Annamaria Palma e Ignazio De Francisci e studiosi ed esperti. Sempre domani, ma dalle 15, al Jolly Hotel della Valle, è in programma la seconda conferenza sulla Paternità organizzato dal Cif e dalla Provincia. Si parlerà della recente legge approvata dal parlamento a proposito della mediazione familiare. ------- Matrimoni sempre più brevi, unioni sempre più a rischio crisi: è questo il dato che emerge da alcuni sondaggi che evidenziano come i primi sintomi della crisi subentrino già al primo anno di matrimonio e in alcuni casi addirittura dopo i primi sei mesi. Tale tendenza è emersa dalla relazione inaugurale dell'anno giudiziario di mons. Ludovico Puma, presidente del Tribunale ecclesiastico regionale della Sicilia. Nel 2005 sono state presentate 349 domande di annullamento con un incremento pari a 54 domande in più rispetto allo scorso anno. Sempre dai dati registrati è emerso che la diocesi di Palermo è quella che nel 2005 ha trattato ben 241 cause di annullamento, quella di Catania 168, Messina 151, Mazara del Vallo 42 e Agrigento 68. Nel 63% dei casi il ricorso certifica un naufragio coniugale nei primi cinque anni. Ma il dato che colpisce di più è quello relativo, come detto, alla crisi coniugale solo dopo un anno di vita in comune. Non mancano poi casi di matrimoni finiti dopo tre mesi, e sedici entro i primi sei mesi. Tra le motivazioni addotte il "vizio del consenso", che consiste in una riserva contro gli elementi essenziali del matrimonio, seguito dalle diversità di opinione sulla finalità della procreazione. Sono tanti infatti coloro che hanno evidenziato riserve sulla volontà di voler creare figli. La chiesa intanto si dimostra preoccupata di questa diffusa mentalità per così dire "divorzista" e per le continue riserve che molte coppie manifestano nel procreare. << Ciò è indice di una cultura sempre più avversa al matrimonio- ha detto mons. Puma- e lontana dai principi della chiesa e dal progetto che Dio ha per ognuno di noi>>. Tra i motivi di crisi dei matrimoni anche l'infedeltà di uno dei coniugi di pari passo con l'incapacità consensuale. Per la chiesa dunque si profila all'orizzonte una vera e propria sfida all'evangelizzazione al matrimonio ed ai valori essenziali della famiglia, oggi sempre più a rischio.