Notiziario di Giovedì 19 Gennaio 2006
Si spacca la commissione antimafia nazionale sulla relazione del presidente Roberto Centaro. I componenti dell’opposizione hanno votato contro il documento finale sull’attività svolta nel 2005 nel quale, sostengono, non si tiene conto dell’intreccio mafia – politica in Sicilia. E nel corso della seduta della commissione, il deputato siciliano dell’Udc, Massimo Grillo, ha denunciato di essere stato invitato da un collega di partito, indagato per associazione mafiosa, a partecipare ad una riunione con esponenti di Cosa Nostra del trapanese. Una denuncia che ha già provocato reazioni. Il servizio. Nessun riferimento all’intreccio mafia-politica in Sicilia, ai processi eccellenti con imputati politici, a quella zona grigia sempre più ampia di colletti bianchi, imprenditori e professionisti, che garantisce impunità e fa affari con i boss di Cosa Nostra. Questi alcuni dei motivi che hanno spinto i componenti del centro sinistra della commissione nazionale antimafia a votare contro la relazione conclusiva sull’attività, svolta dal presidente Roberto Centaro di Forza Italia. A favore, invece, hanno votato i componenti del centro destra, con la sola eccezione del deputato siciliano dell’Udc, Massimo Grillo. Sarebbe stata un’utopia, a un passo dalle elezioni, se la relazione conclusiva fosse stata votata anche dall'opposizione, ha dichiarato Centaro che però ha voluto mettere in risalto il lavoro sinergico svolto da maggioranza e opposizione, culminato nelle proposte comuni di legge sul 41-Bis, sugli appalti, sullo scioglimento delle amministrazioni locali colluse con la mafia e sulla cooperazione internazionale. Tuttavia emerge una profonda e pericolosa spaccatura tra maggioranza e opposizione, all’interno dell’organismo di palazzo San Macuto. E nel corso dell’ultima infuocata seduta è venuta fuori la clamorosa sortita di Massimo Grillo, deputato trapanese, che ha denunciato di essere stato contattato, ben due volte, da 'Cosa Nostra' per partecipare a incontri con boss mafiosi della provincia di Trapani interessati al voto di scambio. Una denuncia forte che i commissari non hanno voluto secretare e dunque è stata resa pubblica. Massimo Grillo è un esponente di primo piano dell’Udc trapanese, che già in passato si era reso protagonista di iniziative per moralizzare la politica e il suo partito. Non è un mistero la sua contarietà alla ricandidatura di Cuffaro perché, ha detto, rappresentiamo due idee diverse dell'Udc. Grillo è stato l’unico esponente della maggioranza ad astenersi sulla relazione del presidente Centaro. Una presa di posizione pagata a caro prezzo, in quanto, pur essendo capogruppo, a nome dell’Udc a parlare è stato il senatore Rino Cirami. Ma c’è di più: dell'astensione di Grillo, il presidente Centaro non ha dato conto. Riassumendo i risultati della votazione aveva parlato di 40 commissari presenti, 24 favorevoli e 16 contrari. Grillo, pur essendo presente, era stato conteggiato tra gli assenti. --------- E in serata il presidente della commissione nazionale antimafia, Roberto Centaro, ha diramato una nota con la quale conferma che al momento del voto della relazione, erano assenti dall’aula i due esponenti dell’UDC, Massimo Grillo e Giuseppe Ruvolo, pur presenti all’inizio e nel corso della seduta. La votazione, precisa ancora Centaro, è avvenuta per appello nominale e sia Grillo che Ruvolo, pur essendo stati chiamati ad esprimere il loro voto per due volte, non hanno risposto, non essendo presenti in aula. Pertanto, conclude, non risponde al vero che non sia stato dato conto dell'astensione dell'on. Grillo. -------- E intanto i 22 commissari antimafia del centrosinistra, tra cui Beppe Lumia, Giovanni Russo Spena e Giannicola Sinisi, hanno scritto una lettera ai segretari e ai presidenti dei partiti, che formano la coalizione dell'Ulivo, affinché alle elezioni del nove aprile escludano dalle liste i candidati che hanno riportato una condanna, anche solo di primo grado, per reati gravi tra i quali quelli di mafia. Per i commissari anche un semplice rinvio a giudizio deve bastare per escludere dalle liste il candidato indagato. L'appello a dotare l'Ulivo di un codice etico di autoregolamentazione è stato lanciato oggi durante la conferenza stampa nella quale l'opposizione ha presentato la sua relazione sulla lotta alla mafia, alternativa a quella scritta dal presidente dell'Antimafia Roberto Centaro. --------- Gli agenti di Polizia del commissariato di Palma di Montechiaro, agli ordini del dirigente Cesare Castelli, hanno arrestato Calogero Scerra, 36 anni, e Ignazio Pace, 38, sorpresi in possesso di 5 grammi di eroina. I due sono stati individuati all’interno dell’abitazione del Pace. Quando i poliziotti hanno fatto irruzione in casa, i due hanno tentato di disfarsi della sostanza stupefacente. L’operazione, sottolinea il Commissario Castelli, rientra in un piano di prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti predisposto dal questore Nicola Zito. -------- Concessi gli arresti domiciliari a Francesco Curaba, pastore di Raffadali, arrestato due giorni fa per detenzione illegale di armi dai carabinieri della locale stazione. Il provvedimento è stato adottato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento che ha acoclto l’istanza presentata dall’avvocato Giuseppe Giglione. Nel corso di una operazione di controllo del territorio, i carabinieri aveva sorpreso l’uomo in possesso di un fucile, completo di munizioni, calibro 12 a doppia canna risultato rubato a Santa Elisabetta.