Notiziario di Martedì 3 Gennaio 2006
In primo piano ancora la tragica rapina di Siculiana, avvenuta la notte tra venerdì e sabato scorsi, che ha provocato la morte di un giovane di Aragona brutalmente assassinato da uno dei banditi. Le indagini proseguono senza soste e nelle ultime ore sono stati sentiti diversi pregiudicati della zona. Ieri mattina sul corpo di Stefano Di Giacomo è stata effettuata l’autopsia, mentre nel pomeriggio sono stati celebrati i funerali alla presenza di almeno un migliaio di persone. Il servizio.
C'è massimo riserbo tra le forze dell'ordine sulle indagini dell'omicidio di Stefano Di Giacomo, il ventinovenne di Aragona, ammazzato con un colpo di pistola alla testa da una banda composta da 4 persone, che ha fatto irruzione nella mattinata di San Silvestro all'interno di una villa di Siculiana dove era in corso una giocata a carte tra amici. Le forze dell'ordine dopo avere interrogato praticamente tutti i testimoni, si sono fatti un quadro certo della situazione e sarebbero stati sentiti già alcuni pregiudicati dell'interland siculianese. C'è un pacato ottimismo attorno a questa vicenda, molto probabilmente la magistratura è vicina all'identificazione dei quattro balordi. Ieri ai funerali del giovane celebrati alla chiesa di San Giuseppe ad Aragona, tutto il paese si è stretto attorno al dolore della famiglia Di Giacomo e tutti hanno chiesto con forza agli inquirenti di assicurare i responsabili alla giustizia. La vita di una persona non può valere meno di mille euro, ha ribadito il sindaco aragonese Biagio Bellanca. La perizia necroscopica effettuata sul cadavere del giovane ieri mattina dal medico legale Pullara, ha confermato con Stefano è stato raggiunto da un solo colpo alla tempia e la morte è stata istantanea. La villa è stata messa a soqquadro e gli uomini della scientifica hanno anche provveduto a registrare anche le impronte che molto probabilmente qualcuno della banda di malviventi avrebbe lasciato. Le testimonianze dei presenti alla giocata sono agghiaccianti. Prima di andare via, uno dei componenti la banda, ha tentato di uccidere un altro giovane, reo soltanto di avere alzato la voce per invitare i quattro a lasciare la villa. Fortunatamente la pistola si è inceppata, altrimenti saremmo qui a piangere una seconda vittima. Un altro giovane invece ha ricevuto un colpo al viso con il calcio della pistola. Insomma, quella che doveva essere una serena e tranquilla partita a carte tra amici in attesa dei grandi festeggiamenti per la notte di capodanno si è trasformata in un vero e proprio incubo, un incubo da cui difficilmente i venti partecipanti alla serata riusciranno a dimenticare.