Notiziario di Lunedì 2 Gennaio 2006
Tutta Aragona si è stretta oggi pomeriggio attorno alla famiglia di Stefano Di Giacomo, il giovane neo dottore in Geologia, ucciso sabato notte nel corso di una tentata rapina in una villa di Siculiana. Particolarmente toccanti le parole di don Angelo Butera che ha celebrato i funerali e che ha anche letto un forte messaggio dell’arcivescovo di Agrigento, mons. Carmelo Ferraro. Proseguono intanto le indagini: oggi è stata eseguita l’autopsia che ha rilevato come il giovane sia rimasto ucciso da un solo colpo di pistola sparato vicino all’orecchio. Gli inquirenti battono sempre più la pista che i banditi possano avere avuto l’inconsapevole aiuto di un basista. Seguiamo.
Occhi lucidi, volti segnati dal dolore: sono quelli dei familiari e dei tanti, tantissimi amici di Stefano Di Giacomo, il ragazzo ucciso venerdì notte da una banda di rapinatori che hanno dato l’assalto ad una villa di Siculiana dove era in corso una festa tra amici. Tutto il paese ha voluto stringersi, per l’ultima volta, attorno alla bara di Stefano per i solenni funerali celebrati oggi pomeriggio nella chiesa di San Giuseppe ad Aragona. In prima fila genitori, parenti e familiari, la fidanzata, ma anche i sindaci di Aragona, Biagio Bellanca e di Siculiana, Giuseppe Sinaguglia, accomunati idealmente dal dolore. Ad officiare la messa è stato don Angelo Butera, il quale nell’omelia ha avuto parole forti di condanna, ma anche di speranza perché giustizia venga fatta. Ha poi letto un toccante messaggio dell’arcivescovo di Agrigento, mons. Carmelo Ferraro.
All’uscita della bara dalla Chiesa gli applausi della gente. Sul fronte delle indagini, intanto, stamattina è stata eseguita l'autopsia sulla vittima dalla quale è emerso che la pallottola che lo ha ucciso è penetrata nel cranio all'altezza dell'orecchio e non è fuoriuscita. Il calibro del proiettile non è stato reso noto. Gli inquirenti stanno esaminando ad uno ad uno le centinaia di numeri telefonici stampati sui tabulati dei gestori dei cellulari di tutti i venti partecipanti alla giocata di fine anno, alla ricerca di un elemento utile per le indagini. Tra le ipotesi al vaglio, ci sarebbe anche quella di una basista, anche inconsapevole, tra i partecipanti alla festa. Il giovane, laureato da pochi giorni in Geologia e calciatore dilettante della squadra di calcio di Aragona, è stato ucciso da uno dei quattro banditi che erano entrati nella villetta con l'intenzione di portare a termine una rapina. Ci sarebbero anche catenine d'oro ed alcuni telefoni cellulari nel bottino. Quella di venerdì notte non è stata l’unica rapina in villa, nella zona di Pietre Cadute, a Siculiana, in questo periodo di feste. Pare che ve ne siano state altre due, non denunciate alle forze dell’ordine dalle vittime. Secondo gli investigatori, che si basano sulle testimonianze, il gruppo di malviventi sarebbe composto da gente inesperta e ciò avvalora ancora di più l'ipotesi che ad effettuare il colpo, che ha fruttato un migliaio di euro, possano essere stati dei "balordi" che non fanno i rapinatori di mestiere.