Notiziario di Martedì 22 Febbraio 2005
Uccise la figlia di 12 anni, annegandola nel mare di Realmonte. Da ieri è stato scarcerato su disposizione del Gip del Tribunale di Agrigento. Protagonista della vicenda, il biologo Sergio Testaquatra, 43 anni, di Caltanissetta, che il 21 febbraio dello scorso anno uccise la figlia di 12 anni, annegandola, come detto, nel mare di Realmonte. La scarcerazione è avvenuta per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Il gip ha respinto la richiesta di proroga di sei mesi della custodia cautelare che era stata chiesta dal PM Coppetta Calzavara, per ulteriori approfondimenti istruttori. Il giudice ha imposto al biologo il divieto di dimora in Sicilia. Testaquatra, un anno fa, in preda ad una forte crisi depressiva causata probabilmente dal timore di perdere il posto di lavoro, dopo aver accompagnato due figli a scuola, portò con sé l'altra figlia, Marianne, che aveva un grave handicap e dopo essere arrivato nella spiaggia di Realmonte si tuffò in acqua legato alla ragazzina, nel tentativo di annegare insieme. Marianne morì subito, ma il biologo, dopo diversi tentativi, non riuscì ad annegare. Tornato a riva aveva cominciato a tagliarsi le vene, ma anche in questo caso riuscì a sopravvivere. Tornato a casa tentò ancora una volta il suicidio ingerendo un potente insetticida, ma fu salvato da familiari e poliziotti.