Notiziario di Martedì 15 Febbraio 2005
Calato il sipario sulla Sagra, è tempo, adesso, di riflessioni e proposte. Anche quest’anno la Sagra, per motivi vari, non ha attirato il grande turismo. E così oggi il presidente del consiglio comunale di Agrigento, Giovanni Di Maida, in una lunga nota, esprime alcune considerazioni. La Sagra così com’è, scrive, non riesce ad incidere in maniera efficace sul turismo anche per la concomitanza di molte manifestazioni carnascialesche in Italia e in Sicilia. A giudizio di Di Maida, occorre ritornare alla tradizionale “primavera siciliana” con una serie di manifestazione ad essa legata, dai carri allegorici ai carretti siciliani, al folk regionale e locale. La manifestazione inoltre, sempre secondo Di Maida, andrebbe spalmata nell’arco di due mesi, mantenendo l’Etnofestival e il festival internazionale del folclore nel periodo di aprile. Spostare per un periodo più lumgo la manifestazione permetterebbe di poterla promuovere alla BIT di Milano. Di Maida si dice contrario all’ipotesi di dar vita ad un Ente Sagra, piuttosto, continua, sarebbe meglio istituire un ufficio sagra nel quale il comune rivesta un ruolo centrale. Di Maida conclude annunciando la volontà di presentare una mozione in consiglio comunale per l’istituzione di un ufficio sagra.