Notiziario di Mercoledì 3 Dicembre 2003
E' durato circa due ore l'interrogatorio del maresciallo del Ros Giorgio Riolo, arrestato il 5 novembre scorso nell'ambito dell'inchiesta sulle talpe alla Dda di Palermo. Il sottufficiale è stato ascoltato dai pm nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Riolo ha sostenuto di aver detto stupidaggini all'imprenditore Michele Aiello, arrestato con l'accusa di associazione mafiosa e ha ribadito ai magistrati che ''millantava per propri interessi'', perché aveva trovato la possibilità di far lavorare nelle imprese di Aiello, oltre alla moglie, anche il fratello. A Riolo sono state contestate nuove intercettazioni, che secondo il suo difensore, l'avvocato Sansone, non portano ad alcuna prova. Intanto l'altro sottufficiale arrestato nell'ambito della stessa inchiesta, il maresciallo della Dia Giuseppe Ciuro ha revocato il mandato ai due difensori di fiducia, gli avvocati Fabrizio Biondo e Monica Genovese. Il sottufficiale ha nominato legale di fiducia l'avvocato Vincenzo Giambruno.