Notiziario di Mercoledì 12 Novembre 2003
Sono indagati per favoreggiamento i due medici di Bagheria che, secondo la testimonianza del collaboratore di giustizia, Angelo Siino, avrebbero curato il boss latitante Bernardo Provenzano, ospitato in un appartamento nei primi anni Novanta. I due sanitari, oltre ad occuparsi dell'alloggio del capo di Cosa Nostra, lo avrebbero sottoposto a dialisi. Il padrino, secondo quanto hanno rivelato numerosi collaboratori di giustizia, soffrirebbe di una malattia renale. Bagheria, dunque, si conferma la roccaforte della latitanza del boss di Cosa nostra, alla luce anche del recente arresto dell'imprenditore Michele Aiello, il re della sanità privata siciliana. E' probabile che i due medici saranno ascoltati dai magistrati della DDA di Palermo.