Notiziario di Martedì 19 Agosto 2003
Scatta il carcere per le guardie mediche che rifiutano di andare al domicilio delle persone che richiedono il loro intervento. E’ quanto dispone una sentenza della Cassazione che ha accolto il ricorso proposto dalla Procura di Palermo contro l’assoluzione, in Appello, di un medico. Quest’ultimo, addetto alla guardia medica di Castellana Sicula, si era rifiutato di andare a visitare a domicilio un uomo che si era ferito alla coscia con arma da taglio. Per il camice bianco l'infortunio non meritava il suo spostamento in quanto i familiari del ferito non sembravano particolarmente allarmati dalle condizioni del congiunto. In primo grado il medico era stato giudicato colpevole dal tribunale di Termini Imerese, ma la Corte d'appello di Palermo aveva ribaltato questa conclusione proclamando la correttezza del comportamento della guardia medica imputata. Adesso la decisione finale della Cassazione che ha stabilito il principio secondo cui il medico ha l’obbligo di valutare l’urgenza della chiamata.