Notiziario di Venerdì 28 Febbraio 2003
Forse non si andrà al di là di un semplice attestato di solidarietà. Perché né il consiglio comunale e né l’amministrazione attiva hanno competenza per potere chiedere, come vorrebbero gli abitanti della zona “A”, di restringere i confini del parco Archeologico della Valle dei Templi, più di 1200 ettari, stabiliti per legge. Ecco perché la seduta straordinaria del consiglio comunale di Agrigento, l’ennesima della serie sulla questione abusivismo, alla presenza di parlamentari nazionali e regionali, rischia di diventare una sorta di passerella politica, di un film già visto e rivisto. Tuttavia il consiglio si farà. E’ la promessa che ieri sera la delegazione di abusivi ha strappato al presidente Giovanni Di Maida, colto di sorpresa, assieme agli altri consiglieri, dall’irruzione pacifica in aula dei cittadini della zona “A”. E Di Maida si è messo subito al lavoro per concordare, assieme ai capigruppo, la data di svolgimento della seduta. Se ne parlerà comunque tra due settimane, in quanto al momento vi sono delle delibere all’esame dell’aula che hanno precedenza su tutto. C’è anche un ordine del giorno, presentato ieri sera dal consigliere comunale di Forza Italia, Giovanni Costanza, che prevede appunto il restringimento dei confini del Parco, sul quale si può avviare la discussione. Gli abusivi sono preoccupati per le nuove demolizioni annunciate. Ma soprattutto premono perché sia il consiglio comunale, l’espressione massima della volontà popolare, a farsi promotore della richiesta di restringere i confini del Parco in sede di revisione del Piano Regolatore Generale, ancora all’esame dell’equipe Imbesi e del Piano particolareggiato del Parco, la cui redazione è affidata al progettista Giacobazzi. Uno studio ormai giunto alle battute finali e che sarà presentato quanto prima. E intanto per giovedì prossimo, alle 19, gli abusivi hanno organizzato un’assemblea nell’oratorio della chiesa di Santa Rosa del Villaggio Mosè.