Notiziario di Lunedì 20 Gennaio 2003

E passiamo alla Giudiziaria. Va all’accusa il match tra PM e difensori al processo al senatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. I giudici della seconda sezione del Tribunale di Palermo, presieduta da Leonardo Guarnotta, dopo alcune ore di camera di consiglio, hanno rigettato la richiesta di “inutilizzabilità delle dichiarazioni” rese dal pentito di mafia Nino Giuffrè, dopo i 180 giorni previsti dalla legge, avanzata stamani, ad inizio di udienza, dal collegio difensivo di Dell’Utri. Una decisione, secondo il PM Antonio Ingroia, che conferma la bontà delle posizioni e delle motivazioni di questa Procura. Di tenore opposto, invece, il commento degli avvocati difensori, con in testa Enzo Trantino, secondo cui Giuffrè, sulla base di questa interpretazione, può riferire dichiarazioni a rate e circostanze nuove diverse ed inedite tanto che tra alcuni anni potrebbe addirittura parlare della strage di piazza Fontana. E nel pomeriggio Giuffrè ha deposto in videoconferenza, confermando le accuse a Dell’Utri di essere vicino a Cosa Nostra e rivelando altri particolari, come quello che la mafia avrebbe organizzato falsi rapimenti davanti alla villa di Berlusconi per convincerlo ad appoggiarsi a Cosa Nostra.

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