Notiziario di Mercoledì 22 Marzo 2000
In occasione della giornata mondiale dell'acqua, il presidente dell'Eas (l'Ente acquedotti siciliani) Enzo Liguori, è intervenuto oggi sulla situazione idrica in Sicilia. ''Per risolvere la crisi idrica in Sicilia e i problemi sulla gestione del comparto occorre - ha detto Liguori - un'autorita' unica delle acque, perche' la sovrapposizione di cinque assessorati regionali, tutti competenti nel settore, e' inammissibile e non aiuta a superare l'emergenza siciliana''. ''E' un problema di gestione - dice - che va superato al piu' presto. Infatti la situazione in alcune province siciliane, prima fra tutte quella di Agrigento, e' davvero drammatica''. Secondo il Presidente dell'EAS, due sono le ragioni di tale situazione. La prima riguarda motivi di sicurezza. Il Servizio nazionale dighe ha infatti vincolato il livello di capienza degli invasi siciliani, sostenendo che le loro strutture non offrono sufficienti garanzie di sicurezza. La seconda ragione e' di natura ambientale: l'anno scorso in Sicilia la pioggia e' diminuita del 38 per cento, e quest'anno il deficit supera gia' il 50 per cento. Il lago Leone - sottolinea Liguori - ha raccolto 2 milioni di metri cubi d'acqua mentre potrebbe contenerne 6 milioni; il lago Fanaco ha raccolto 3 milioni di metri cubi d'acqua contro una capienza di 15 milioni. Liguori si appella quindi al governo regionale affinché venga applicata anche in Sicilia la ''legge Galli'' secondo la quale - spiega il presidente dell'Eas - la regione deve essere divisa in ambiti territoriali ottimali e la gestione di questi ambiti deve essere unitaria''. In Sicilia attualmente hanno competenza sul comparto idrico gli assessorati regionali alla Presidenza, all'Agricoltura, al Territorio e Ambiente, all'Industria e ai Lavori Pubblici.