Notiziario di Giovedì 2 Marzo 2000
Alle 19,40 di ieri sera, dopo 5 anni di udienze, i giudici della terza sezione del tribunale di Palermo, hanno chiuso il processo che ha visto coinvolti politici , amministratori pubblici, tecnici ed imprenditori, in quella che è stata definita la tangentopoli siciliana.Su 28 imputati, accusati a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione turbativa d'asta abuso d'ufficio e finanziamento illecito dei partiti, 22 sono state le assoluzioni e sei le condanne.Gli assolti dall'accusa di corruzione sono, Calogero Mannino della democrazia cristiana, Nicola Capria del partito socialista, Severino Citaristi della democrazia cristiana questi era accusato anche di concussione, già coinvolto nell'inchiesta mani pulite della procura milanese, Sergio Mattarella, democristiano, accusato di violazione della legge sul finanziamento dei partiti, il socialista Nino Buttitta accusato di corruzione, Michelangelo Russo del partito comunista italiano accusato di corruzione, Luigi Granata del partito socialista assolto anch'egli dall'accusa di corruzione, il democristiano Gaetano Trincanato, assolti anche Angelo Errore della democrazia cristiana, Vito Lattanzio ed Angelo La Russa.L'unico esponente della prima repubblica condannato, è stato Turi Lombardo del partito socialista la cui accusa di associazione a delinquere per la gestione degli appalti Sirap, gli ha fatto infliggere quattro anni di reclusione.In sostanza la difesa degli accusati è riuscita a smontare l'impianto accusatorio esposto dalla procura palermitana tranne che per il caso sirap.La sirap era una società Regionale impegnata nella realizzazione di aree artigianali in Sicilia.Secondo l'accusa, questa società sarebbe divenuta con il passare degli anni una cancrena nell'economia isolana subendo infatti infiltrazioni di soggetti legati alla criminalità mafiosa mediante la quale chi era al centro e si serviva della Sirap, poteva dominare tutta una serie di appalti per trarne benefici di vario genere.Dal processo è invece emersa la convinzione dei giudici, che non vi era nessun patto illecito tra politici ed imprenditori.Da ricordare che nella vicenda vennero coinvolti anche l'ex Presidente della Regione siciliana Rino Nicolosi e l'ex assessore Regionale Salvatore Sciangula i quali, da quanto risulta nei verbali del dibattito, avevano fatto delle ammissioni precise.Quello concluso ieri ha assunto negli anni un significato simbolico per i movimenti giudiziari della procura palermitana guidata fino a poco tempo fa da Giancarlo Caselli.Da segnalare il commento dell'unico politico condannato e cioè Turi lombardo."E che sono, solo io la tangentopoli siciliana ? "