Notiziario di Lunedì 28 Febbraio 2000
La sezione misure di prevenzione del tribunale di Agrigento ha rigettato la richieste di confisca di beni per decine di miliardi nei confronti dell' imprenditore agrigentino Filippo Salamone, coinvolto nella cosiddetta tangentopoli siciliana. Nei suoi confronti era stata anche sollecitata l'applicazione di misure di prevenzione di carattere personale. I giudici del tribunale non hanno pero' ritenuto di dover applicare le richieste, avanzate dalla procura agrigentina nel maggio scorso e scaturite da un procedimento giudiziario in corso a Palermo. Secondo alcuni accertamenti il patrimonio personale di Salamone, per il quale era stato chiesto il sequestro, ammonterebbe a 100 miliardi di lire tra titoli e partecipazioni societarie, immobili e terreni. Una somma considerata ''eccessiva'' dai legali dell' imprenditore, secondo i quali il valore dei beni non sarebbe superiore ai 20 miliardi.