Notiziario di Lunedì 28 Febbraio 2000
55 miliardi per porre fine alla sete dei siciliani.La visita di sabato scorso a Palermo del ministro degli interni Enzo Bianco ha dato questo risultato concreto.Una settimana per la firma e poi si potrà partire con un piano straordinario contro il flagello crisi idrica.Tredici interventi che, in nove mesi di tempo, dovranno partorire, i minidissalatori da sistemare nell'agrigentino, la sistemazione dei pozzi di enna, Nicosia e Castronovo, l'adeguamento di 15 dighe, il rifacimento e potenziamento di condotte , la dislocazione di potabilizzatori ed impianti di sollevamento.A supervisionare, con ampi poteri, tutta questa pioggia di provvedimenti, sarà il Presidente della Regione siciliana Angelo Capodicasa.Se si dovesse continuare di questo passo, in agosto i bidoni, si proprio loro, i cari vecchi bidoni compagni di avventure estive e non, verranno riempiti d'aria.Tra le Provincie siciliane, quella agrigentina è purtroppo quella che versa in peggiori condizioni.La discussione sulla crisi idrica è stato dunque il nodo cruciale della visita di Bianco a Palermo, anche se non si è trascurato l'argomento criminalità."Non c'è sviluppo se non c'è sicurezza", cosi il ministro degli interni ha ribadito la sua convinzione in merito al futuro della nostra terra.I siciliani comunque direbbero invece che non c'è sviluppo