Notiziario di Venerdì 25 Febbraio 2000
Oltre 200 braccianti agricoli per riuscire a lavorare nelle campagne di Alcamo sarebbero stati costretti a sottostare alle condizioni imposte da ''caporali'' che spesso implicavano compensi ridotti. Sei persone, tutte di Alcamo, e fra loro un presunto mafioso e tre pregiudicati, sono state denunciate dai carabinieri nell'ambito di un'operazione condotta con l'ispettorato provinciale del lavoro contro l'intermediazione di manodopera in agricoltura, l'evasione contributiva e l'assunzione illegale di manodopera. Sono state controllate 40 aziende agricole del comprensorio di Alcamo, sequestrati cinque mezzi utilizzati dai ''caporali'', inflitte sanzioni amministrative per 60 milioni di lire e recuperati oltre 30 milioni di lire per contributi INPS non pagati. Fra i braccianti sfruttati anche tre extracomunitari, uno dei quali e' stato rimpatriato.