Notiziario di Venerdì 21 Gennaio 2000
Era andato a Torino per cercare lavoro, ma anche questa volta stava rientrando a mani vuote a Palma Montechiaro, in provincia di Agrigento. Colto dalla disperazione Calogero Cirino, 33 anni, manovale, si e' impiccato con la cintura dei pantaloni in uno scompartimento di seconda classe del treno 805 Torino-Catania probabilmente mentre il convoglio stava attraversando lo Stretto di Messina sulla nave-traghetto. Il corpo e' stato trovato da alcuni dipendenti delle ferrovie dello Stato durante il consueto giro tra i vagoni. Probabilmente preso dallo sconforto per l' ennesimo ritorno a casa senza un nulla di fatto, Calogero aveva deciso di farla finita. Sul fatto che si tratti di suicidio non sussistono dubbi e lo stesso sostituto procuratore Salvatore Lagana' non ha disposto l'autopsia. Calogero Cirino era partito nei giorni scorsi alla ricerca di un'occupazione. In Piemonte sperava nell'aiuto di alcuni parenti da tempo emigrati al Nord. Quanti conoscevano in paese il suicida appaiono scettici sulla tesi dell' impulso autodistruttivo per disoccupazione. Osservano invece che Calogero era caduto in uno stato di prostrazione profonda dopo la morte della madre, ancora giovane, in seguito ad una malattia. Per il figlio quel lutto costituiva un trauma che non era riuscito a superare .Rosario Gallo, il sindaco, ha aggiunto di non conoscere Calogero, ma che, se fosse vero che si e' tolta la vita perche' non riusciva a trovare lavoro, ''questo dovrebbe fare riflettere tutti, chi amministra e chi sta all' opposizione,. La salma del suicida e' attesa nella chiesa parrocchiale, accanto a via De Gasperi, dove la famiglia Cirino abita, per i funerali.