Notiziario di Venerdì 22 Ottobre 1999
Sui motopescherecci della flotta di Mazara del Vallo nel Canale di Sicilia, sventoleranno presto le bandiere della Tunisia assieme a quelle italiane. Per rendere operativa l'innovazione, si attende il via libera della Comunità Europea per un evento che rappresenta una svolta nella ''guerra del pesce'' tra le due opposte sponde. I ricorrenti sconfinamenti italiani nelle acque della Tunisia, e i conseguenti sequestri di motopescherecci italiani bloccati indebitamente in acque internazionali sembrano quindi destinati in prospettiva a cessare, grazie ai recenti accordi bilaterali tra Italia e Tunisia che probabilmente entro quest'anno dovrebbero produrre i primi effetti positivi con l'entrata in attività di alcune società miste. Le intese perfezionate dai governi italiano e tunisino prevedono l'impiego di equipaggi italiani e arabi e, appunto, l'esposizione di entrambe le bandiere inizialmente su 16 motopescherecci italiani, i cui equipaggi potranno pescare liberamente a Nord di Tunisi nelle vicinanze di Capo Bon. Il pesce potrà però essere commercializzato solo a Tunisi.