Notiziario di Giovedì 21 Ottobre 1999
E' ancora in primo piano la costruzione da parte del parroco della chiesa di Santa Rosa, don Vito Guadagna, di un altare proprio dinanzi alla struttura religiosa in piena zona A. Sulla vicenda è intervenuto il Presidente nazionale di Legambiente, Ermete Realacci il quale in una nota inviata al Vescovo della diocesi agrigentina, Monsignor Carmelo Ferraro, ha scritto che il sacerdote viola la legge con questa sua decisione. Forse don Guaragna con il suo cantiere abusivo e soprattutto con le sue parole che esortano a praticare l'abusivismo e giustificano l'arbitrio, non si rende conto che così facendo avalla non solo la distruzione dell'ambiente, ma anche il degrado delle coscienze. Strumentalizzando la tonaca, continua Realacci, e la missione pastorale. Realacci ha quindi chiesto un intervento deciso del Vescovo agrigentino che sul tema dell'abusivismo ha sempre preso posizione.Sulla vicenda è intervenuto anche l'ambientalista Antonio Vanadia. L'onorevole Di Pietro, si legge in una nota stampa di Vanadia, ha dichiarato che la valle dei templi è aggredita dal cemento e si è schierato apertamente per l'abbattimento delle case abusive. Il Tonino nazionale, ha continuato Vanadia, ha fatto un salto di qualità, da mani pulite a ruspe pulite. Di Pietro, sicuramente si è lasciato andare a dichiarazioni del genere perché non ha mai visto la valle, ma se l'ha vista sono ancora più gravi le sue dichiarazioni. Non riesco a capire, dice Vanadia, cosa si stia tramando a Roma circa la città di Agrigento. Le ruspe nel Simeto sono state sacrosante, ma la valle dei templi di Agrigento, ha concluso Vanadia, è tutta una altra storia.