Notiziario di Giovedì 21 Ottobre 1999
L'irruzione effettuata dal Questore di Agrigento ieri mattina presso l'archivio generale nel corso della quale avrebbe richiamato gli impiegati accusandoli di essere dei "ladri" di marche da bollo e minacciandoli di tradurli in carcere è stato un fatto molto grave che porta gli stessi a considerare la possibilità di procedere per vie legali. Cio' è contenuto in una nota stampa con la quale i sindacati dei poliziotti agrigentini hanno proclamato lo stato di agitazione e chiedono al ministro Rosa Russo Jervolino la rimozione del Questore per" gravi comportamenti antisindacali". La decisione è scaturita a seguito di una serie di assemblee ,tenutesi in Questura promosse dalle varie sigle dei poliziotti (Sap, Sodipo, Siulp) e autorizzate dal questore Vincenzo Speranza e aventi come oggetto le perquisizioni eseguite negli uffici su ordine dello stesso questore nel sospetto di irregolarita'. I sindacati degli agenti di polizia, hanno chiesto al ministro Rosa Russo. Secondo il questore invece, ''tutto rientra nella norma''. ''Da tempo i sindacati avevano programmato queste assemblee per discutere del nuovo contratto di lavoro - ha aggiunto - e se poi vogliono prendere in esame quanto e' accaduto per 'autointerrogarsi' cio' non puo' che essere positivo. E' tempo infatti che il personale prenda coscienza dei delicati compiti d' istituto che deve svolgere e che vi siano maggiori responsabilita' e attenzione verso il proprio lavoro''