Notiziario di Lunedì 27 Settembre 1999
Condannato l' ex sindaco di Agrigento Roberto Di Mauro (Dc), e i componenti della sua giunta, imputati di falso e abuso in atti d' ufficio nell' ambito del cosidetto ''scandalo delle somme urgenze''. Il tribunale di Agrigento, presieduto da Salvatore Cardinale, oltre a Di Mauro , ha inflitto 14 mesi di reclusione anche agli ex assessori Piero Macedonio, Alfonso Alonge, Enzo Contino, mentre Paolo Abbate, Giuseppe Gelardi, Giuseppe Catania, Calogero Analfino e Angelo Vullo sono stati condannati a un anno. Assolto, invece, il tecnico comunale Antonino Graci. Il Pm Roberto Terzo aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati a pene varianti tra due anni e quattro mesi e tre anni. Le indagini furono avviate all' inizio degli anni '90 dopo un esposto presentato dal consigliere comunale e leader degli ambientalisti Giuseppe Arnone, che aveva denunciato l' aggiramento della legge sugli appalti da parte dell' amministrazione comunale attraverso l' affidamento di lavori ''per somma urgenza'', con il sistema della trattativa privata. Un primo processo si e' concluso con l' assoluzione definitiva in Cassazione di tutti gli imputati, tranne Graci. Il secondo stralcio e' relativo a due delibere di pagamento dell' amministrazione precedente, guidata da Angelo Scifo, che sarebbero state riproposte nuovamente dalla giunta Di Mauro