Notiziario di Lunedì 13 Settembre 1999
Il vaso che venne utilizzato come urna cineraria per depositarvi le ceneri di Luigi Pirandello ,una parte delle quali è rimasta al suo interno , da qualche giorno è esposto nelle sala del Museo archeologico di Agrigento. Si tratta di un cratere a figure rosse a colonnette databile tra il 470 ed il 460 A.C.. Nel lato a ,ha spiegato il direttore del Museo castellana , presenta una scena d'assalto di uomo barbuto nudo con un mantello sulle spalle , che avanza minacciosamente con una spada , nell'altra mano afferra una giovane donna in corsa che si sottrae alla sua presa.Nel vaso vennero riposte le ceneri di Pirandello che vi rimasero fino al 10 dicembre del 1961 quando vennero murate sotto il famoso pino adiacente la casa natale dell'illustre drammaturgo sita in contrada Caos. Venne poi conservato al Museo Civico e poi all'interno della stessa Casa natale fino al febbraio del 1973 quando per ragioni cautelative la Soprintendenza archeologica di Agrigento lo ritirò per conservarlo nei locali del Museo. Solo nell'agosto del 1994 il direttore si accorse del cratere custodito nella camera blindata e si accorse che vi erano ancora attaccati al fondo resti delle ceneri e frammenti di ossa bruciacchiate.Adesso il prezioso reperto , è stato esposto nella sala delle ceramiche del Museo a disposizione dei visitatori. Non appena termineranno i lavori di restauro della Casa natale di Pirandello il vaso tornerà in contrada Caos.