Notiziario di Lunedì 28 Giugno 1999
Associazione per delinquere , turbativa d'asta , estorsione e false fatturazioni , con questi capi d'imputazione i Carabinieri di Agrigento hanno arrestato 6 presidenti e soci di cooperative di Agrigento. Il meccanismo che avevano escogitato permetteva agli stessi di assicurare del lavoro ai dipendenti, ma di riscuotere il "pizzo" sugli stipendi percepiti .Con tale finalità gli impiegati delle cooperative venivano accompagnati ,da due membri dell'organizzazione che al momento del prelievo degli emolumenti ritiravano una tangente che oscillava dal 30 al 50 per cento degli stessi.A finire in manette sono stati Nicolo' Sorrentino funzionario della direzione del Tesoro 55 anni , il figlio dello stesso Alberto 29 anni , il genero Carlo Di Paola 30 , Mario Taglialegami 30 anni , Salvatore Ruvitoso 51 , Alessandro Cascino di 33 . Nell'ambito dell'operazione gli inquirenti hanno anche rilevato ,tramite intercettazioni telefoniche ed ambientali l'esistenza di oltre 200 lettere di dimissioni firmate in bianco al momento dell' assunzione che fungevano come armi di ricatto nei confronti dei dipendenti stessi.Le cooperative interessate all'operazione di polizia sono la Irpe , la Iride e La peso che gestiscono servizi di pulizia di locali , oltre a Il pozzo di Giacobbe e Monte Tabor che curano servizi di assistenza agli anziani.Secondo quanto appurato dai carabinieri il giro d'affari si attestava intorno al mezzo miliardo annuoIn estorsioni che consentiva a Sorrentino e compagni di vincere numerosi appalti in tutta Italia proponendo offerte senza dubbio competitive.