Notiziario di Lunedì 17 Maggio 1999
Cosa ho fatto? Al sindaco volevo bene. Aveva tentato di aiutare la mia famiglia. E' stato un raptus, un errore che mi porterò dietro per tutta la vita e di cui sono pentito. Teso con voce a volte incrinata dalla commozione, William Antonio Pilato, 22 anni, il disoccupato accusato di avere ucciso il sindaco di Caltanissetta, Michele Abbate, ha confermato stamane, davanti al GIP Ilda Lo Forte la confessione resa agli investigatori. Pilato, davanti al suo legale, Filippo Siciliano, ha ricostruito i momenti precedenti e successivi all'accoltellamento di Abbate rispondendo, senza contraddirsi, al giudice. Il legale ha annunciato che chiederà una perizia psichiatrica per il suo cliente. E' un accertamento indispensabile, ha detto Siciliano, quando si agisce in questa maniera, spinti da un raptus rabbioso, e poi ci si pente subito dopo vuol dire che qualcosa nella mene non va o non è andata.