Notiziario di Giovedì 19 Novembre 1998
La città intera si è stretta, oggi pomeriggio nella chiesa madre di Palma di Montechiaro attorno alla bara dell'agente di polizia penitenziaria Antonino Condello, ucciso l'altro ieri sera con 11 colpi di pistola calibro 9. Attorno ai familiari della vittima, i colleghi di lavoro, i rappresentanti delle autorità civili e militari e tantissimi compaesani di Condello che hanno voluto dare l'ultimo saluto all'agente. In chiesa anche il sindaco di Palma di Montechiaro, Rosario Gallo, che proprio ieri aveva lanciato un appello a tutte le autorità, ai cittadini, ai rappresentanti delle istituzioni, perché si dia un segnale forte di condanna al fenomeno mafioso purtroppo ancora oggi vivo nelle realtà siciliane. Ad officiare la messa e' stato l'arciprete di Palma di Montechiaro, Don Angelo Portella, mentre il vescovo di Agrigento, monsignor Carmelo Ferraro, ha inviato un messaggio. Alla cerimonia funebre erano presenti il prefetto di Agrigento Giosuè Marino, il questore Oscar Fioriolli e il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri, tenente colonnello Georg Di Pauli. Tra le autorita' anche il vice presidente nazionale degli istituti di pena, Paolo Mancuso. La bara, salutata all'uscita dalla chiesa da un lungo applauso e' stata quindi accompagnata al cimitero di Palma di Montechiaro dai familiari dell'agente ucciso. Per quanto riguarda le indagini, tra gli investigatori si registra un clima di cauto ottimismo: "Abbiamo alcuni spunti investigativi - ha detto il tenente colonnello Georg Di Pauli - che fanno sperare nella risoluzione del caso;"