Notiziario di Martedì 8 Luglio 2008
Sono stati consegnati oggi i lavori di riparazione lungo il viadotto all’altezza del bivio Favara-Palermo, sulla statale 640, chiuso da mesi. E’ stato il dirigente dell’Anas Sicilia, Giuseppe Clemente, ad informare il presidente della Provincia Eugenio D’Orsi. I lavori saranno ultimati entro 60 giorni. E’ una notizia che mi rincuora, afferma D’Orsi, e mi rende ottimista per la conclusione dei disagi che hanno penalizzato la circolazione stradale su una delle arterie più importanti della nostra provincia e dell’Isola, dove giornalmente transita un ingente quantitativo di traffico veicolare e dove arrivano e partono centinaia di automezzi che rifornisco i nostri mercati. Una situazione, conclude D’Orsi, che nel tempo ha penalizzato la nostra provincia.
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Passiamo alla cronaca. E' stata fermata ed ha confessato di avere sparato a Giovanni Alongi, 60 anni, agrigentino, Calogera Sferlazza, 52 anni. A indicare agli inquirenti il nome della donna è stata la stessa vittima, ferita da colpi di pistola al fianco ed alle cosce e ricoverata nell'ospedale della città dei templi. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Sferlazza, questa mattina, è andata in contrada Giarrizzo, nelle campagne di Favara, con la macchina del marito. Lì ha incontrato Alongi, che nella zona ha un appezzamento di terreno, e, dopo una violenta discussione, forse nata per motivi passionali, gli ha sparato con l'arma regolarmente denunciata dal coniuge. All'aggressione ha assistito il figlio dell'uomo che ha dato ai carabinieri la targa della macchina su cui Sferlazza si era allontanata. Inizialmente gli investigatori hanno fermato il marito della donna, proprietario dell'auto. Quando Sferlazza ha saputo che il consorte era trattenuto dai carabinieri, è andata in caserma ed ha confessato.
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Tentata rapina, nella tarda mattinata, all'agenzia della banca Unicredit di viale Regina Elena, a Canicattì. Due giovani, a volto scoperto e armati di taglierino, hanno fatto irruzione nell'istituto di credito, ma a metterli in fuga sono stati gli stessi dipendenti che hanno minacciato di chiamare la polizia. Indaga la polizia.