Notiziario di Mercoledì 25 Giugno 2008
Saranno rese note entro domani le cinque guardie mediche della provincia di Agrigento che saranno soppresse sulla base del decreto dell'assessorato regionale alla Sanità. Entro domani, infatti, tutte le aziende sanitarie della Sicilia dovranno presentare la lista. Alcune aziende sanitarie hanno già individuato i presidi di assistenza continuativa da chiudere, altre sono in ritardo. L'assessorato regionale alla Sanità venerdì verificherà la pertinenza dei tagli ipotizzati dalle Asl sulla base dei requisiti indicati dal decreto assessoriale inserito nel piano di rientro. Non faremo tagli indiscriminati, assicura l’assicura l’assessore Massimo Russo: la salute della persona e il suo diritto alla salute rimangono infatti i principi cardine di tutte le scelte e del paino di rientro.
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Entra nel pieno delle funzioni l’Assemblea regionale siciliana. Oggi pomeriggio, nel corso della seduta d’aula, sono state elette le sette commissioni legislative permanenti. L'aula ha approvato con 68 voti a favore e un astenuto la composizione delle sette commissioni. I nomi sono stati comunicati dal presidente dell'Ars, Francesco Cascio. La seduta è stata poi rinviata a mercoledì 2 luglio alle 17. Sulla questione erano sorti contrasti, in mattinata, con l’Udc che aveva deciso di non fornire i nomi, in quanto, aveva detto il capogruppo Rudy Maira, non sarebbero stati rispettati i patti. Alla fine le divergenze si sono appianate e l’Udc ha incassato tre presidenze di commissione, tra cui quella al Bilancio che andrà a Riccardo Savona. Alla cultura andrà Fausto Fagone e al comitato per la delegificazione che sarà trasformata in commissione permanente andrà Orazio Ragusa. L’Udc però non avrà il deputato – segretario.
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Razionalizzare la spesa pubblica e riorganizzare la macchina amministrativa. Eugenio D'Orsi, neo presidente della provincia di Agrigento lo aveva detto in campagna elettorale e a pochi giorni dal suo insediamento ha adottato alcuni provvedimenti che puntano a mantenere fede a quanto enunciato. Ha determinato, infatti la chiusura di tutte le sedi degli uffici relazioni con il pubblico periferiche ed il rientro in sede di oltre cinquanta dipendenti che saranno assegnati ai vari settori mentre resterà aperta la sola sede di Agrigento con un numero ridotto di dipendenti: da 21 a 15. D'Orsi si è riservato di effettuare una verifica sulla reale opportunità della riapertura degli uffici Urp di Canicattì, Licata e Sciacca, pensando anche ad una forma di multiservizio da fornire alla cittadinanza con personale professionalmente adeguato. So che questa decisione susciterà reazioni e commenti - ha detto D'Orsi - che ha ribadito la sua intenzione di razionalizzare le spese ed il personale dell'ente seguendo le linee guida del ministro Brunetta e del governatore Lombardo. Niente spese superflue e sprechi, dunque e nel primo incontro con i dirigenti, D'Orsi ha emanato le prime direttive che riguardano le rilevazioni delle presenze dei funzionari nonchè la disponibilità dei dirigenti in una fascia oraria giornaliera predeterminata. Ed intanto sul fronte della composizione della giunta non vi sono novità. In settimana dovrebbe tenersi un vertice dei partiti di maggioranza. Secondo un primo orientamento emerso 6 assessori dovrebbero andare al Pdl (tre alla componente di Forza Italia e tre di An) tre assessori all'Udc e tre alle liste autonomiste che comprendono Mpa, Delfino e Democratici autonomisti. Per quanto riguarda le cariche istituzionali, il Pdl avrebbe messo un'ipoteca sulla presidenza del consiglio con un esponente in quota Forza Italia mentre per la vicepresidenza dovrebbero essere in corsa l'Udc e la componente di An del Pdl. Di nomi ne trapelano pochissimi: dovrebbero essere confermati: Giuseppe Arnone, Luigi Argento e Giovanni Barbera mentre si fanno i nomi dell'ex sindaco di Agrigento Aldo Piazza, PdL in quota Cimino, Piero Macedonio, Santino Lo Presti, in quota Alfano, Totò Scozzari, primo degli eletti al consiglio per l'MpA, ed Angelo Messinese, già candidato all'Ars sempre per il movimento per l'autonomia e per il Delfino, l'ex deputato regionale, Giancarlo Granata. Ma ancora, di certo non vi è alcunchè. Forse qualcosa si comincerà a capire nel prossimo fine settimana.
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I fondi destinati al Sud, impegnati con il decreto che abolisce l'Ici, saranno ripristinati. Lo ha assicurato il ministro per il Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, durante l'incontro con una delegazione parlamentare del Movimento per l’Autonomia, composta dal senatore Giovanni Pistorio, dal capogruppo alla Camera Carmelo Lo Monte e dal componente della Commissione Bilancio, Roberto Commercio. Il Governo inoltre accoglierà l'ordine del giorno presentato alla Camera dai parlamentari autonomisti che pertanto hanno assicurato il proprio voto favorevole alla fiducia posta dal governo sul decreto. Per l’opposizione, invece, il decreto taglia fondi rappresenta uyn danno per il Mezzogiorno. Secondo Tonino Russo del PD l'impostazione nordista dell'asse Bossi-Berlusconi-Tremonti non lascia spazio a Raffaele Lombardo e ai finti paladini del sicilianismo ai quali, al più, é concesso aprire bocca per prendere fiato.
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La Sesta sezione penale della Cassazione ha definitivamente confermato l'archiviazione della querela per calunnia presentata dall'ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro nei confronti del collaboratore di giustizia Salvatore Lanzalaco. In particolare, la Suprema Corte ha confermato il decreto di archiviazione emesso dal gip di Palermo, il 20 dicembre 2007, e ha rigettato il ricorso di Cuffaro che si opponeva alla chiusura del fascicolo nei confronti del collaboratore di giustizia che, nell'ambito del processo alle 'talpe della dda', lo aveva accusato di corruzione. Le dichiarazioni del pentito, in base alle quali Cuffaro avrebbe sistemato 2.000-2.500 tra medici e personale paramedico gestendo i concorsi della sanità in Sicilia tra il 1989 e il 1991, non avevano trovato riscontri ed erano uscite dal processo. Per questo Cuffaro aveva querelato Lanzalaco nei confronti del quale chiedeva l'apertura di un procedimento per calunnia.
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I consiglieri comunali di Agrigento, Lo Presti, Virone e Cumbo, hanno presentato una interrogazione al Sindaco Zambuto ed all’assessore alla Viabilità, Franco Iacono, perchè sia risolta la pericolosita’, causa anche di incidenti mortali, dell’incrocio tra San Leone, Cannatello, Villaggio Mose’, Zingarello e fiume Naro. Lo Presti, Virone e Cumbo ritengono necessario il montaggio dei semafori.
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Sulle terme di Sciacca il deputato regionale del Partito Democratico, Giovanni Panepinto, ha presentato una interrogazione urgente al presidente della regione e all’assessore al Turismo, con la quale sollecita il chiarimento di alcuni aspetti della vicenda. E’ impensabile, scrive, che una città che si candida ad essere polo turistico della Sicilia veda le Terme precipitare sempre più verso l’incertezza. La vicenda di una comitiva di turisti della Lombardia che ha scelto di venire a Sciacca e che ha trovato le porte delle terme chiusa, continua Panepinto, è drammatica. Nell’interrogazione il parlamentare sollecita una serie di misure urgenti per garantire l’apertura immediata delle Terme e di accertare se vi siano responsabilità individuali da parte dei vertici della società.
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Sarà approvato dal nuovo consiglio provinciale, eletto alle scorse amministrative del 15 e 16 giugno, il Piano triennale delle Opere pubbliche, 2008–2010. Lo stesso Piano triennale è stato esitato dalla Giunta, presieduta da Santino Lo Presti, nel marzo scorso, e comprende, tra l’altro, anche l’asse viario cosiddetto ‘’Mare Monti’’, per il collegamento tra la statale 115 e la statale 189.
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Avviato il trasferimento di oltre 400 dei 1500 immigrati che si trovavano nel centro di accoglienza di Lampedusa. Gli extracomunitari sono stati portati via mare o con voli speciali civili e militari, in altri centri italiani. Sono previsti altri quattro voli che dovrebbero trasportare circa 300 migranti svuotando così il centro di accoglienza lampedusano che è stracolmo. E intanto non si arresta l’ondata di sbarchi. Settanta immigrati, fra cui sette donne, sono stati soccorsi da una motovedetta della guardia costiera a 33 miglia al largo di Lampedusa. Gli extracomunitari che viaggiavano su un gommone di 10 metri sono stati portati sulla motovedetta. E in mattinata due gommoni con 91 clandestini a bordo sono stati fermati a Sud di Lampedusa da motovedette della Guardia di Finanza dopo che i natanti erano stati individuati da un elicottero delle Fiamme gialle. E la squadra mobile di Agrigento ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un tunisino e un marocchino con l'accusa di essere stati gli scafisti dello sbarco che lo scorso 16 giugno portò a Lampedusa 41 extracomunitari. I due sono stati trasferiti nel carcere Petrusa ad Agrigento.
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A seguito di notizie apparse sulla stampa a proposito delle lamentele di alcune guide turistiche che affermano di aver incontrato difficoltà ad accedere gratuitamente nella Valle in quanto agrigentini, l’Amministrazione comunale ha incontrato i rappresentanti del consorzio che gestisce la biglietteria per fare il punto sulla situazione che, specialmente negli ultimi giorni, a dire degli addetti al servizio, registra un flusso non consueto di ingressi sempre da parte delle medesime persone. A conclusione della riunione, dopo aver preso in esame le disposizioni regionali che già prevedono che per le guide turistiche l’ingresso gratuito “nell’esercizio della propria attività professionale, mediante esibizione di valida licenza rilasciata dalla competente autorità”, è stato ribadito che lo spirito della convenzione, che disciplina il pagamento a carico del Comune del biglietto d’ingresso nella Valle per i visitatori residenti ad Agrigento, è quello di consentire loro di usufruire a pieno di un bene che appartiene, prima che all’intera umanità, alla comunità locale. Comunque è stato concordato di monitorare attentamente gli afflussi di queste ultime settimane al fine di verificare se ci sono anomalie di ingressi inspiegabilmente ricorrenti e trovare soluzioni, anche in termini di modifica dell’attuale convenzione, per evitare danni alle casse comunali.
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Scongiurato, a Realmonte, l’arrivo del commissario ad acta per approvare il bilancio di previsione 2008. Oggi il consiglio comunale, presieduto da Giovanni Coco, ha approvato il documento contabile. Lo stesso Coco, alla fine, nonostante la soddisfazione per avere favorito l'approvazione del bilancio con alcuni emendamenti, si è detto comunque rammaricato per il fatto che il rischio commissariamento del Consiglio stia diventando una costante di questa amministrazione, auspicando che il sindaco si attivi da subito dando le giuste direttive in tal senso ai soggetti deputati della predisposizione degli atti nei tempi previsti. Ad inizio di seduta il consiglio ha proceduto alla surroga del dimissionario Calogero Arcuri, passato a svolgere le funzioni di assessore nella Giunta Farruggia, con il neo eletto consigliere Alfonso Burgio.
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Il responsabile della digos di Perugia, Francesco Barba, è stato promosso primo dirigente della polizia di Stato. Lo ha deciso il Consiglio di amministrazione del Dipartimento. Finora vice questore aggiunto, Barba ha 43 anni ed è originario di Aragona. In polizia dal 1984 ha svolto a Genova il suo primo incarico. Nel capoluogo ligure ha operato presso il primo distretto e alla sezione che si occupa del centro storico dell'Ufficio di prevenzione generale.