Notiziario di Lunedì 23 Giugno 2008
I carabinieri della stazione di Villaseta, frazione di Agrigento, hanno denunciato un autista di 31 anni sorpreso in possesso di 50 grammi di marijuana, un grammo di cocaina ed uno spinello contenente marijuana.
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Ieri, domenica, cinque sbarchi, oggi sei arrivi che fanno salire il numero di immigrati giunti in appena 24 ore a Lampedusa a 540. Un vero e proprio stillicidio di sbarchi, un’emergenza continua che coinvolge le unità navali militari italiane e della guardia costiera, impegnate 24 ore su 24 nelle operazioni di soccorso e dei volontari del centro di accoglienza che forniscono assistenza e sostegno agli immigrati. Un fenomeno al centro anche del dibattito politico. Dopo il sindaco Dino De Rubeis, oggi è il vice sindaco, Angela Maraventano, senatrice della Lega Nord, a chiedere interventi energici per migliorare la qualità della vita nell’isola. Se non si pone rimedio, sostiene, a breve l'isola scoppierà, mentre il turismo sta morendo e l'economia sta crollando. Secondo la senatrice, la situazione sanitaria per i residenti è al limite della sopravvivenza. E cita il caso di sua figlia, 11.enne, con una sospetta frattura al piede e che da tre giorni é bloccata perché il radiologo è presente sull'Isola due volte alla settimana. La Maraventano, in occasione del voto sul decreto sicurezza che si svolgerà domani al Senato, si augura che il decreto venga approvato subito. Sarebbe un giorno da ricordare per i lampedusani, prosegue la Maraventano, secondo la quale i poveri immigrati devono essere aiutati nei loro paesi perché solo così si può arginare questo massacro. E sul previsto viaggio a Tripoli di Berlusconi, la senatrice leghista si augura che il presidente assuma con il leader libico Gheddafi accordi seri per salvare questa povera gente, come fu fatto con gli accordi bilaterali tra Roma e Tirana. E sono 12.201, in base alle stime dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, rappresentato in Italia da Laura Boldrini, nel 2007, le persone giunte via mare a Lampedusa. Tale cifra costituisce oltre il 60 per cento delle circa 19.900 persone arrivate complessivamente nello stesso periodo sulle coste italiane. Rispetto al 2006, gli arrivi a Lampedusa hanno registrato un calo del 33 per cento circa.
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I deputati nazionale e regionale dell’Udc, Giuseppe Ruvolo e Salvatore Cascio,hanno inviato una lettera all’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, con la quale chiedono un incontro urgente per affrontare la situazione del presidio ospedaliero di Ribera. L’ospedale, scrivono i due, deve essere immediatamente rilanciato e potenziato. L’ipotesi di chiusura momentanea del reparto cardiologico e del punto nascite, concludono, creano disagi e preoccupazione tra i cittadini.
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In stato di agitazione, da sabato scorso, gli agenti penitenziari della casa circondariale di contrada Petrusa ad Agrigento. E questo a seguito della rottura delle trattative con la direzione del carcere che di fatto ha fatto saltare il tavolo. A proclamare lo stato di agitazione sono stati i responsabili provinciali dei sindacati di Cgil, Cisl, Siappe, Fsa, e Siappe che, in una lettera inviata, tra gli altri, al provveditore regionale, Faramo e al direttore generale del ministero, contestano quella che definiscono l’azione unilaterale dell’attuale direzione del carcere, la cattiva gestione del persona, la mancanza di informazione e l’inadempienza ed il rispetto degli accordi in precedenza raggiunti. Una dirigenza, si legge ancora, che in pochi mesi ha distrutto quanto di produttivo negli anni si è costruito. I sindacati hanno organizzato per lunedì prossimo, 30 giugno, giorno in cui si festeggia San Basilide, il santo protettore del corpo di polizia penitenziaria, un sit-in davanti alla Prefettura.
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Con un talk show in piazza Stazione, ad Agrigento, si è concluso, dopo tre giorni di incontri e dibattiti, il meeting transnazionale del progetto Hortus sul recupero e la riqualificazione di quartieri periferici di importanti capitali europee, come Roma e Atene, ma anche della provincia di Agrigento. Come si sa, il progetto Hortus prevede studi di fattibilità per il recupero dei quartieri del Villaggio Mosè, ad Agrigento, di contrada Pero, a Porto Empedocle e di contrada Pioppo a Favara. Sono stati studiosi e professioni italiani, spagnoli e tunisini, coordinati dal project manager, Giacomo Sorce, ad illustrare i progetti – pilota che hanno fatto parte di una mostra allestita sempre in Piazza Stazione, che per l’occasione si è vestita a festa. Contemporaneamente nei sottopassaggi pedonali si sono tenute una serie di iniziative, con una mostra fotografica, degustazioni di prodotti tipici, momenti di teatro, musica e pittura. Sono stati diversi artisti di strada ad allietare la serata degli agrigentini.