Notiziario di Mercoledì 4 Giugno 2008
La Direzione investigativa antimafia ha confiscato beni per un valore di sette milioni di euro all'imprenditore Diego Ficarra, 52 anni, di Canicattì. L'uomo era stato coinvolto, negli anni scorsi, nell'inchiesta denominata Alta mafia.
La Direzione investigativa antimafia ha confiscato beni per un valore di sette milioni di euro all'imprenditore Diego Ficarra, 52 anni, di Canicattì. L'uomo era stato coinvolto, negli anni scorsi, nell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo denominata "Alta mafia", dalla quale è emerso l'intreccio tra mafia, politica e imprenditoria nell'Agrigentino. In carcere in quella occasione finirono 43 persone. Il provvedimento di confisca nei confronti dell'imprenditore agrigentino Diego Ficarra, riguarda beni mobili e immobili per un valore di 7 milioni di euro che nel febbraio dello scorso anno erano stati sottoposti a sequestro anticipato. L'8 gennaio 2007, la Corte d'appello di Palermo, in parziale riforma della sentenza di primo grado del gup, ha assolto Diego Ficarra dall'accusa di associazione mafiosa, confermando la condanna al padre Vincenzo, che è detenuto. La confisca è il risultato di un'indagine patrimoniale delegata dalla procura di Agrigento alla Dia, finalizzata ad aggredire il patrimonio illecitamente acquisito. I giudici del tribunale hanno motivato la confisca rilevando, sulla base delle indagini svolte, la sproporzione tra il valore dei beni posseduti, dei redditi dichiarati e l'attività svolta. Il provvedimento riguarda terreni e fabbricati a Palermo, Agrigento, Canicattì e Serradifalco in provincia di Caltanissetta; quote sociali di due concessionarie di autoveicoli (Ford e Peugeot) ad Agrigento; un'azienda agricola; beni aziendali di un'impresa individuale; conti correnti e depositi a risparmio.