Notiziario di Venerdì 11 Aprile 2008
Il via libera della commisione Valutazione di Impatto Ambientale, alla fine, com’era ampiamente previsto, è arrivato. E così un altro passo, forse quello decisivo, per la realizzazione del rigassificatore Enel di Porto Empedocle, è stato compiuto. A nulla è valso l’estremo tentativo di cinque parlamentari nazionali siciliani del Popolo delle Libertà che appena ieri avevano fatto appello al Governo e, in particolare, al ministro dell’Ambiente, Pecoraro Scanio, perché fossero sospese tutte le procedure autorizzative e amministrative per l’impianto di Porto Empedocle e per quello di Gioia Tauro, lasciando che siano i nuovi governi nazionale e siciliano ad occuparsi della vicenda. Appello caduto nel vuoto. Adesso la palla passa alla Regione per il parere definitivo che probabilmente verrà preso quando la Sicilia si doterà di un piano energetico che, al momento, non c’è. In passato l’ex governatore Totò Cuffaro si è mostrato favorevole all’opera, così come favorevole è Anna Finocchiaro, candidata alla presidenza per il centro sinistra, anche se all’interno del partito democratico le posizioni sono diversificate, meno favorevole invece il candidato del centro destra, Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l’Autonomia, secondo il quale l’impianto non conviene alla Sicilia, sia in termini di economicità che di sicurezza. Il comitato No al rigassificatore, inoltre, ha sempre contestato la scelta del sito, a due passi dalla Valle dei Templi e dalla Casa Natale di Luigi Pirandello che mette a rischio il rilancio turistico della zona. Dunque, via libera all’impianto. Non appena verrà completato l’intero iter saranno sufficienti appena 36 mesi per la costruzione dell'impianto, come più volte hanno assicurato i tecnici dell’Enel. E soddisfazione per la decisione della commissione VIA arriva dalla CISL, secondo cui l’impianto è indispensabile sia per garantire la sicurezza energetica del Paese che lo sviluppo del territorio.
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Sarà la ditta Alaimo costruzioni srl di Agrigento a realizzare, per conto del consorzio Asi di Palermo, un impianto fotovoltaico sui tetti degli uffici del centro direzionale di Brancaccio. L’impresa agrigentina si è aggiudicata la gara d’appalto di circa 700 mila euro, fondi provenienti dal Por 2000-2006. L'opera dovrà essere consegnata entro la fine di giugno prossimo. E l'Asi di Palermo è il primo tra i consorzi delle aree di sviluppo industriale in Sicilia ad attuare un piano di risparmio energetico.
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Presidente del consiglio comunale di Canicattì, Luigi Lalicata, ha annunciato che la prossima settimana si terrà una seduta straordinaria del consiglio dopo le intimidazioni che si sono registrate ieri. La data della riunione è ancora da fissare. Intanto il sindaco Vincenzo Corbo e il Presidente del Consiglio hanno chiesto ufficialmente al Prefetto di Agrigento Umberto Postiglione di essere ricevuti per parlare della situazione dell'ordine pubblico e della criminalità che sta assumendo proporzioni preoccupanti in città.
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Il giudice penale monocratico del tribunale di Agrigento, Ezio Damizia, ha assolto due giovani di Porto Empedocle dall’accusa di violenza privata e lesioni aggravata. Si tratta di Salvatore Brucceri e Vincenzo Romei, entrambi di 21 anni, accusati di avere aggredito una ragazza rumena e il fidanzato. I fatti sarebbero avvenuti nell’ottobre del 2005. I due sono stati assistiti dall’avvocato Luigi Troia. L’accusa aveva chiesto la condanna a 10 mesi.
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La vigilia elettorale è scandita dall’inchista che la Dda di Reggio Calabria sta conducendo su presunti brogli nel voto degli italiani in America latina che sarebbero stati messi in atto dalla cosca Piromalli di Gioia Tauro. Nell'inchiesta sono coinvolti un uomo d'affari siciliano, Aldo Micciché, ed un parlamentare in carica siciliano, si parla di un senatore, peraltro candidato alle elezioni di domenica e lunedì. Nelle ultime ore è circolato con insistenza il nome di Marcello Dell’Utri, di Forza Italia, ma lo stesso senatore ha smentito pur confermando di conoscere Aldo Miccichè, con cui avrebbe anche parlato al telefono. Il tentativo d'inquinamento del voto avrebbe mirato a condizionare l'esito della consultazione facendo risultare come votate circa 50 mila schede bianche. Intanto si sono concluse le operazioni di voto all’estero. L'affluenza degli italiani per le elezioni politiche è stata del 41,66 per cento, in lieve calo rispetto al 2006 quando fu del 42,07.
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E passiamo allo sport, calcio. Turno infrasettimanale, oggi, nel campionato di Eccellenza, giunto ormai alla penultima giornata. Due i verdetti: la Nissa ha vinto il campionato ed è approdata matematicamente in serie D, l’Akragas con la sconfitta rimediata oggi sul campo del Mazara farà i play out. Questi i risultati:
Carini – Bagheria 1-2
Licata - Selinunte 1-0
Mazara - Akragas 3-2
Nissa - Enna 1-0
P. Marsal - Gattopardo 0-5 giocata ieri
Pro Favara - Marsala 0-4
Villabate - Kamarat 3-0
Trapani - Panormus 1-0
Per l’Akragas una sconfitta amara, giunta a tempo largamente scaduto, al 95. Il gol del Mazara condanna i biancazzurri a disputare i play out. Una partita in salita per l’Akragas che alla fine del primo tempo era sotto di due reti. Poi la rimonta, nella ripresa, grazie alle reti di Cordaro e Martino. Ma al 95, come detto, la beffa e la sconfitta. Con il successo sull’Enna la Nissa, come detto, brinda alla promozione in serie D.
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E festa grande a Ribera oggi pomeriggio per la storica promozione in Eccellenza conquistata domenica scorsa. Oggi contro l’Empedoclina passeralla per tutti i giocatori della rosa, per il tecnico, dirigenti e presidenti. Una festa che ha coinvolto tutto il paese. La partita non ha avuto storia. Troppo forte il Ribera per questa Empedoclina, ormai retrocessa. Quattro a uno per il Ribera il risultato finale grazie alle reti di Di Franco, Bitetto, Marra e Martorana. Per i granata dell’Empedoclina il gol della bandiera è stato realizzato da Abbate.