Notiziario di Giovedì 6 Marzo 2008

Giuseppe Lumia ci sarà. Sarà lui a guidare, in Sicilia, la lista del Partito Democratico al Senato. Al posto dello scienziato Ignazio Marino, candidato anche nel Lazio, al quale Walter Veltroni ha chiesto di rinunciare al seggio in Sicilia per far posto proprio all’ex Presidente della Commissione Antimafia. Un’esclusione, quella di Beppe Lumia, che aveva sollevato reazioni e polemiche all’interno del partito, con la presa di posizione di esponenti della cultura e dell’imprenditoria siciliana. Una esclusione eccellente dovuta alla regola imposta da Veltroni che ha chiuso le porte a tutti i candidati con tre legislature sulle spalle. L'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro aveva proposto a Lumia di candidarsi nelle proprie liste, assicurando un collegio sicuro, quello di Lombardia 1. Anche Anna Finocchiaro, candidata alla presidenza della Regione, si è spesa per convincere Veltroni a candidare Lumia, una scelta, commenta adesso, che arricchisce non solo il Partito democratico, ma anche tutta la Sicilia. Da parte sua Lumia si limita a ringraziare quanti lo hanno sostenuto in questa fase, dagli imprenditori che denunciano, ai giovani impegnati nell'antiracket, al vasto mondo del volontariato e a tutti quei gruppi dirigenti che, anche nel Partito democratico, si battono per la riforma della politica. Per il resto tutto confermato nel partito democratico che, per le politiche del 13 e 14 aprile, ha chiuso le liste dei candidati con diversi giorni di anticipo. Confermati, tra gli altri, gli uscenti agrigentini Angelo Capodicasa alla Camera, mentre per il Senato sono in corsa Benedetto Adragna e Nuccio Cusumano, con il primo ad avere più chances di successo. Nel centro destra ancora non c’è nulla di ufficiale. I vertici di Forza Italia ed AN tentano di sciogliere il nodo dei seggi sicuri. Che sono pochi, rispetto al numero dei pretendenti. Una partita che vede contrapposti i numerosi uscenti ai big che nel 2006 non si candidarono per il Parlamento nazionale o lo fecero lontano dalla Sicilia. A chiedere spazio, nella nuova lista unica del Pdl, ci sono nomi come quelli di Gianfranco Miccichè, Enrico La Loggia, Guido Lo Porto. Chi dovrà farsi da parte? Nelle ultime ore si parla dell’esclusione di Lo Porto a favore di Raffaele Stancanelli. Nella lista per la Camera della Sicilia occidentale, viene data per scontata la riconferma di Nino Lo Presti e del coordinatore regionale Giuseppe Scalia. È il terzo posto utile in quota An a essere oggetto di un braccio di ferro: dovrebbe andare all´ex presidente dell´Ars Nicola Cristaldi, a discapito dell´assessore comunale a Palermo Giampiero Cannella.
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Un agente della polizia penitenziaria in servizio al carcere Petrusa di Agrigento è stato trovato morto negli alloggi del personale, che si trovano alle spalle della casa circondariale. Si chiamava Giovanni Ania ed aveva 46 anni ed era orginario di Favignana. Sulla salma dell'uomo è stata eseguita, su disposizione del magistrato Santo Fornasier del tribunale di Agrigento, una prima ispezione cadaverica dalla quale non emergerebbero segni di morte violenta. Ania potrebbe essere deceduto anche per cause naturali, ma sarà l'autopsia a stabilirlo.
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Due sedute del consiglio comunale di Agrigento per dibattere il caso Zambuto e la situazione politica venutasi a creare all’interno dell’amministrazione comunale. Si faranno l’11 e il 13 marzo prossimi. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo che ha anche stabilito gli altri argomenti all’ordine del giorno. Figurano alcuni debiti fuori bilancio e il piano generale degli impianti destinati alle affissioni pubbliche e l’approvazione del regolamento sulla concessione di spazi di sosta da destinare agli invalidi. E il caso Zambuto continua ancora ad essere al centro di reazioni e commenti. Per Fabio Imbrò, segretario della sezione del Nuovo Psi di Agrigento, si tratta della cronaca di una fine annunciata. Ritenere, conclude, che il rinnovamento si possa attuare con folgorazioni personali dell’ultima ora, prosegue, è pura illusione. E solidarietà a Zambuto esprimono invece i 43 operatori ecologici assunti proprio grazie al sindaco per i quali è scorretto gettare fango addosso a persone che hanno a cuore le sorti di Agrigento.
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La Giunta provinciale di Agrigento ha approvato lo schema di bilancio di previsione 2008. Prevede spese correnti per quasi 55 milioni di euro e quasi un milione e 600 mila di avanzo di amministrazione. Il bilancio, ha dichiarato il presidente facente funzioni, Santino Lo Presti, è di natura tecnica perché risponde alla programmazione fatta dai vari settori dell’Ente. Un atto, prosegue, che consentirà all’Amministrazione di operare pienamente nonostante la lunga fase elettorale che si concluderà il prossimo mese di giugno. Lo Presti dà merito anche ai gruppi di opposizione della collaborazione data alla stesura del bilancio. Una circostanza però smentita sempre oggi dai consiglieri Bruno, Di Paola e Di Sciacca, i quali invece annunciano battaglia in aula attraverso la presentazione di emendamenti.

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