Notiziario di Venerdì 1 Febbraio 2008
E con la cronaca ci spostiamo a Gela, teatro di una nuova inchiesta antiracket. Eseguite otto ordinanze di custodia cautelare in carcere ad altrettanti pregiudicati già detenuti. L'indagine era stata avviata dalla squadra mobile di Caltanissetta, diretta da Marco Staffa e dal commissariato di Gela. E’ emerso che gli indagati, esponenti di Cosa Nostra e della Stidda, a partire dal 97-98 e sino al 2003, avrebbero sottoposto a ripetute, pressanti estorsioni, un commerciante di Gela che opera nel settore degli idrotermo-sanitari. Ecco i nomi degli arrestati: Gaetano Azzolina, detenuto nel carcere di Agrigento, Massimo Billizzi, Fortunato Ferracane, Ignazio Scollo, Angelo Cavaleri, Salvatore Nicastro, Giuseppe Novembrini, e Francesco Vella. I reati contestati sono quelli dell’estorsione continuata in concorso, aggravata dal metodo mafioso. A dare un impulso all’inchiesta sono state le dichiarazioni di due collaboratori di giustizia di Gela, Rosario Trubia, inteso Nino D’Angelo e Emanuele Terlati, inteso “Pracchia”. L’estorsione consisteva nella cessione a titolo gratuito, o sottocosto, di beni oggetto della sua attività di rivendita, per un danno economico di oltre 40 milioni delle vecchie lire.