Notiziario di Sabato 5 Agosto 2006
E sulla vicenda interviene anche il vice presidente regionale di Legambiente, Angelo Dimarca, in replica alle dichiarazioni rese dall’amministratore delegato della Sir Rocco Forte, Moreno Occhioloni, che aveva definito ridicola l’iniziativa degli ambientalisti di chiedere alla DDA e alla Procura di Sciacca il sequestro cautelativo del cantiere per evitare ulteriori danni ambientali. E’ in gioco una grande questione di legalità e credibilità delle Istituzioni, sostiene Dimarca. A 100 metri dal corso del fiume e del mare, prosegue Dimarca, non andava realizzato alcun intervento, mentre lì è stato distrutto tutto. Dimarca annuncia anche di avere informato prefetto e questore di Agrigento per eventuali problemi legati all’ordine pubblico. In questi giorni, continua, veniamo additati come nemici dei posti di lavoro dei cittadini: alla città di Sciacca, continua, ci rivolgeremo con pubbliche assemblee per dimostrare l’irresponsabile modo di agire di un gruppo imprenditoriale che utilizzando forti risorse pubbliche mette in gioco tutto perché ritiene di non dovere rispettare le prescrizioni date dagli organi competenti.