Notiziario di Giovedì 6 Luglio 2006

Apertura dedicata alla politica con la composizione, ormai praticamente fatta, della nuova giunta di Governo. Soltanto in Alleanza nazionale c’è ancora qualche nodo da sciogliere. Alla fine potrebbe essere l’agrigentino, deputato nazionale Pippo Scalia, il terzo assessore della giunta Cuffaro. Altrimenti, la nostra provincia non sarebbe rappresentata da alcuno. Tra i tecnici, Forza Italia ha scelto l’attuale responsabile del Cupa agrigentino, Roberto Lagalla.
Per i particolari seguiamo il servizio di Arturo Cantella.
E’ quasi tutto pronto per il Cuffaro bis. I giochi sembrano ormai fatti per la composizione della nuova giunta regionale. L’unico nodo ancora da sciogliere riguarda Alleanza nazionale. I ribelli di Gianfranco Fini tengono tutti i partiti del Centrodestra sulle spine. Oggetto il terzo nome di An. E’ saltato fuori il nome del vicepresidente del Consiglio comunale di Gela, Angela Galioto. Gli assessori sicuri di An sono l’ex presidente dell’Ars nella passata legislatura Guido Lo Porto e Santi Formica. L’Udc ha deciso i nomi dell’esecutivo a cominciare dall’ex sottosegretario Giuseppe Drago, che potrebbe tornare dopo dieci anni all’assessorato al Lavoro e del magistero palermitano Agata Consoli. In Forza Italia giochi quasi fatti: rimane fuori l’assessore uscente, l’agrigentino Michele Cimino. Entrano Dore Misuraca, che potrebbe ricoprire l’assessorato al Turismo, Nino Beninati, lavori pubblici o Cooperazione, e il docente universitario Giovanni La Via, tecnico vicino all’eurodeputato Castiglione. Un tecnico anche per la Sanità, l’attuale responsabile del Polo universitario agrigentino Roberto Lagalla, nome gradito al deputato nazionale Angelino Alfano. Resta il Movimento per l’Autonomia, che di certo designerà Lino Leanza per i beni culturali, mentre l’avvocato nisseno Rossana Interlandi resta favorita su Eleonora Lo Curto per l’assessorato alla Famiglia e poi un tecnico palermitano che dovrebbe andare al Territorio. Nelle ultime ore sono salite le quotazioni di Romeo Palma, tecnico in quanto magistrato della Corte dei conti e anche politico visto che ricopre la carica di segretario comunale di Palermo proprio del partito di Raffaele Lombardo.
Come si può notare nessun agrigentino, tranne, se Alleanza Nazionale, proprio alla fine decida di nominare assessore Pippo Scalia, che in questo caso lascerebbe l’incarico di deputato nazionale per ripiegare al ruolo di assessore della giunta Cuffaro, un ruolo che il parlamentare gradirebbe parecchio. Senza Scalia, come dicevamo, la provincia agrigentina rimarrebbe senza nessun assessore.

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