Notiziario di Sabato 3 Giugno 2006
La Casa delle Libertà apre all'ipotesi di Rita Borsellino presidente dell'Ars. L'idea, lanciata dal leader regionale del Movimento per l'Autonomia, Raffaele Lombardo, oltre a trovare consenso nell'Unione, registra anche un'inaspettata condivisione nella Casa delle Libertà. Cuffaro non la esclude del tutto, mentre l'ex ministro Miccichè la ritiene un'ottima idea. Più attendista la posizione di Alleanza Nazionale che con Lo Porto parla di ipotesi percorribile a patto, però, che vi sia disponibilità di entrambi gli schieramenti. Quel che non è accaduto a Roma, potrebbe verificarsi in Sicilia: la presidenza di un organo istituzionale all'opposizione. L'ipotesi di Rita Borsellino, presidente dell'Ars, è stata lanciata oggi dal leader dell'mpA Raffaele Lombardo. E subito è al centro di commenti e reazioni. Per il presidente della Regione, Totò Cuffaro, occorre trovare un modo per collaborare con l'opposizione, ricordando di avere lanciato per primo l'idea di mettere la Sicilia al di sopra dei partiti. Ma il centrosinistra, avverte, non può invocare la collaborazione a Palermo, dove è in minoranza, e rifiutarla a Roma dove ha una maggioranza risicata. Un'ottima idea, la ritiene l'ex Ministro Gianfranco Miccichè, di Forza Italia, che si è candidato in Sicilia con l'obiettivo proprio di occupare lo scranno più alto di Sala d'Ercole, per due legislatura saldamente nelle mani di An. Tuttavia, prosegue Miccichè, è fondamentale che la ricerca del dialogo tra la maggioranza e l'opposizione in Sicilia abbia una reale e concreta corrispondenza anche a Roma. Insomma, si gioca sull'asse Roma-Palermo la battaglia da un lato delle presidenze di commissioni, dall'altra del più antico parlamento d'Europa. E intanto si apre lo scontro all'interno della lista del presidente. Giuseppe Arnone, non eletto per poco più di 200 voti, ha dato mandato al suo legale di fiducia di verificare se sussistano le condizioni per presentare un ricorso per chiedere l'ineleggibilità di Decio Terrana, eletto all'Ars. A suo giudizio Terrana non può essere eletto in quanto presidente del consorzio dell'Asi di Agrigento. Lo stesso Arnone ha chiesto ufficialmente la verifica di alcuni verbali all'ufficio circoscrizionale della Procura di Agrigento. Ai sindaci di Licata, Grotte, S. Giovanni Gemini, Raffadali e Cammarata ha chiesto di conoscere gli elenchi di presidenti e componenti di alcuni seggi. ------- Ancora politica. Esplode il caso Ignazio Messina all'interno di Italia dei Valori di Agrigento. Oggi il portavoce provinciale del partito, Giovanni Buzzetta, ha scritto una lettera al leader nazionale Antonio Di Pietro affinchè venga risolto una volte per tutte il caso di Ignazio Messina, che, scrive, con l'avallo dello stesso Di Pietro, appoggia la giunta di centro destra di Sciacca. Da ministro di un governo di centro sinistra e da propositore della candidatura di Rita Borsellino in Sicilia hai il coraggio di sostenere il gruppo di Italia dei Valori a Sciacca che governa col partito di Cuffaro, chiede Buzzetta a Di Pietro. Buzzetta accusa il gruppo di Italia dei Valori di Sciacca di avere dirottato i voti su Cuffaro piuttosto che sulla Borsellino, voti che hanno impedito l'elezione di Petrotto. Buzzetta conclude la lettera invitando Di Pietro a prendere una volta per tutte una decisione. --------- Acqua inquinata a Sciacca. Secondo i risultati delle analisi compiute dall'Asl, nell'acqua erogata in questi giorni è stata rilevata la presenza di batteri coliformi. Le zone interessate, in particolare, sono quelle della Perriera, Isabella, centro storico e via Cappuccini. Immediate sono partite le procedure previste dalla legge, in particolare quelle riguardanti la comunicazione urgente alla cittadinanza, con cui si stabilisce che l'acqua che esce dai rubinetti venga utilizzata soltanto per scopi igienico sanitari e non potabili. Il sindaco Mario Turturici ha quindi emesso un ordinanza che vieta l'uso dell'acqua per scopi potabili.