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ARS. Verso la fine della legislatura.
Notiziario di Venerdì 24 Marzo 2006

Ultimi fuochi all'Assemblea regionale siciliana, prima dello scioglimento dell'aula per la fine della 13.esima legislatura. Oggi sono calendario diverse votazioni per approvare alcuni disegni di legge. Uno su tutti quello che riguarda i precari, dopo che ieri era stato approvato l'intero articolato. Vediamo.
E oggi l'assemblea regionale ha approvato l'emendamento presentato dal deputato dei Verdi, Calogero Miccichè, sulla modifica dei confini tra Agrigento - Raffadali e tra Agrigento e Favara. Il provvedimento è stato inserito nel maxi emendamento che andrà in votazione nel corso della seduta del pomeriggio, l'ultima di questa 13.esima legislatura. Si tratta di un risultato storico, conclude Miccichè, per la portata e l'importanza che ha per gli abitanti dei tre comuni.

Accantonata la riforma elettorale che il Centrodestra aveva presentato nella giornata di mercoledì scorso, si sbloccano i provvedimenti a favore dei precari degli enti locali e dei forestali e le norme di credito d'imposta. E' stato il presidente della Regione Totò Cuffaro a un certo punto a richiamare i capigruppo della coalizione per cercare di trovare una intesa sulla riforma elettorale dopo le reiterate proteste dell'opposizione. Alla fine della riunione la Casa delle Libertà ha deciso di rinviare la discussione magari al 9 aprile in una sessione speciale di lavoro all'Ars. Cuffaro però ha trovato l'accordo per portare avanti i provvedimenti di stabilizzazione del precariato, dopo una lunga pausa dei lavori d'aula, dovuta anche al solito nodo di natura finanziaria. Per consentire ai precari di lavorare da 18 a 24 ore settimanali, mancano dieci milioni di euro. Il provvedimento riguarda 5600 lsu, 6900 puc e 4700 dell'articolo 25. Tutto ok per la riforma del settore della Forestazione. Dodicimila unità lavorative che finora hanno lavorato per 51 giorni l'anno lavoreranno adesso per 78 giorni; 1900 unità che sono state impiegate per 101 giorni l'anno saranno impiegati per 151 giorni e 440 infine che finora hanno operato soltanto per 151 giorni l'anno saranno stabilizzati. Oggi quindi, l'Ars chiude la tredicesima legislatura. Non mancano le polemiche. I precari degli enti locali in una nota stampa parla di legge vergognosa e iniqua. Il Governatore Cuffaro e la maggioranza, si legge in una nota, si sono resi responsabili di una discriminatoria legge sui precari. Dopo mesi di travaglio, rinvii, sedute andate deserte, si doveva arrivare all'ultimo giorno per scrivere questa ignobile pagina? Con leggerezza e arroganza, si è voluto tagliar fuori una buona fetta di lavoratori che hanno creduto al Governatore. Nostro impegno subito dopo le elezioni, dice Santo Inguaggiato della Cgil, sarà riprendere la mobilitazione per ottenere un contratto quinquiennale per tutti e affrontare la questione di chi è rimasto escluso dalla stabilizzazione: i precari degli enti no profit e delle cooperative sociali. Se una parte del movimento dei precari, aggiunge Inguaggiato, rompendo l'unitò, non si fosse fatta ricattare dal governo, forse ci sarebbero stati risultati per tutti e di maggiore entità.
 
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